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Carmen Consoli: "Ho scoperto che la normalità è straordinaria"

Dopo cinque anni riecco la "cantantessa" con lʼalbum "Lʼabitudine di tornare" e a Tgcom24 racconta: "Sono tornata a Catania, avevo bisogno di stare tra la gente comune"

carmen consoli l'abitudine di tornare showcase 2015
agenzia

La "cantantessa" torna dopo cinque anni e lo fa nella veste di "cronista verista". Nel nuovo album "L'abitudine di tornare" che esce il 20 gennaio Carmen Consoli affronta i temi legati all'amore che tanto le sono cari ma con un occhio alla realtà. Parla di femminicidio, crisi economica, omosessualità. Da un anno e mezzo è diventata mamma, è tornata nella sua Catania e a Tgcom24 racconta: "Sono libera e vivo la mia normalità in modo straordinario".

Carmen Consoli: "Ho scoperto che la normalità è straordinaria"

Ciqnue anni di silenzio, cosa hai fatto?
Dopo la morte di mio padre avevo bisogno di fare ordine. Questo tempo l'ho passato tra la gente comune, guardando qualche telegiornale e qualche programma in più, prima con la vita frenetica che conducevo non me lo potevo permettere. Sono tornata in strada a confrontarmi con i miei concittadini, a comprare il pesce al mercato.

E hai registrato tutto quello che vedevi...
L'album è nato di getto in due mesi, a luglio e agosto. E' stato quasi come fare 'cronaca', mi sento una cronista un po' verista. Il mio è un occhio esterno senza però puntare il dito. E là dove non sono riuscita a raccontare ciò che volevo sono ricorsa alle armonie e alle atmosfere musicali.

Parli di femminicidio e temi legati all'attualità...
Mi è più facile descrivere l'universo femminile, il mio non è un atteggiamento critico verso l'uomo, ma mi viene spontaneo stare dalla parte della donna. Anche se la violenza non ha sesso...

C'è sempre un lieto fine nelle tue canzoni...
La speranza è fondamentale, se non si attraversano le nubi non si può pensare di trovare la luce, ma è importante riconoscere che ci sono dei problemi. E quindi cambiare.

C'è anche molto amore in questo album, compreso quello omosessuale...
Nella canzone 'Ottobre' sullo sfondo parlo di due ragazze che durante una vendemmia si nascondono con un sorriso e una scusa, è una storia d'altri tempi, l'ho immaginata negli Anni Cinquanta. Le persone spesso si trovano davanti a un bivio, se scegliere il proprio io o la finzione, ma non è facile. Il mio è un brano sul coraggio di scegliere. In Italia ci sono ancora troppe barriere e pregiudizi...

C'è molto cuore quindi...
Il cuore è il motore di tutti i miei album, è il presupposto, se non c'è il cuore me ne sto tanto bene a casa. Come ho fatto in questi cinque anni... Non ho questa smania di popolarità o di apparire sui giornali.

Sei appunto molto schiva...
Vado a fare la spesa con il mollettone in testa a Catania, la mia vita è normale, io non seguo Carmen Consoli, che potrebbe togliere troppo alla mia vita, non ho mai rivisto una mia intervista in tv. Faccio le mie cose, mi mimetizzo, sono contenta così. Quando posso tolgo il trucco e vivo...

Come porti questa normalità nelle tue canzoni?

La normalità è una delle tappe fondamentali, non c'entra essere famosi o noti. La famiglia, la casa, le cose belle sono la normalità. La normalità è straordinaria. Oggi è tutto sopra le righe, è più normale twittare o andare in piazza a parlare con le persone?

Sono passati vent'anni da quando hai cominciato, cosa hai imparato?
Me lo ricordo ancora, Michele Santoro mi prese per strada a Catania e mi ospitò in una puntata che parlava della morte di Mia Martini. Loredana Bertè allora mi disse che non sapeva se farmi gli auguri o le condoglianze. Ora capisco quello che voleva dirmi. Il mondo dello spettacolo è bellissimo, offre tanti privilegi, opportunità di conoscere e viaggiare ma nasconde tante insidie. Io so solo di essere una musicista che studia. Cerco di fare di tutto per meritarmi quello che ho. Non soccombo alle regole. Piuttosto mi concentro su altre cose, cerco un giocattolino per mio figlio, mi regalo una vacanza con mia mamma...

Già, da un anno e mezzo sei mamma del piccolo Carlo Giuseppe...
Spero di aver colto quello che i miei genitori hanno seminato in me, sono molto grata a loro, e quindi farò la copiona nell'eseguire quello che mi hanno trasmesso. Con le parole e gli sguardi cerco di fare del mio meglio e cerco di essere felice. Se una mamma è serena ed equilibrata è già un bell'insegnamento...