spettacolo

Amiche per Abruzzo, c'è la t-shirt

21 Giu 2010 - 22:03

Un concerto, un'emozione. Dopo aver raccolto i vostri video, Tgcom vi ha chiesto di mettere nero su bianco i ricordi del concerto "Amiche per l'Abruzzo". La nostra redazione sceglierà - tra i racconti pervenuti - e consegnerà ai migliori cinque il 2 agosto una t-shirt originale autografata da Laura Pausini, Fiorella Mannoia, Gianna Nannini, Elisa e Giorgia. Visto il grande numero di racconti arrivati, infatti, la redazione si prende un ultimo weekend per poter scegliere, rinviando così il termine ultimo che era stato fissato per il 30 luglio.

AMICHE PER L'ABRUZZO SEMPRE PRIMO IN CLASSIFICA DVD
Il DVD Amiche per l'Abruzzo è primo in classifica per la quinta settimana consecutiva. Un record assoluto di vendite, quindi per il doppio DVD che racconta il concerto evento tenutosi l'anno scorso a San Siro a favore delle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto. E un grande successo soprattutto per l'obiettivo che tale vendita si prefigge: devolvere ulteriormente fondi a favore dell'Abruzzo.

(Su Tgcom i primi racconti dei lettori che hanno assistito all'evento, scopri le emozioni e i ricordi nella pagina seguente)

L'abbiamo presa sportivamente io e la mia amica, perchè avevamo nel cuore un CONCERTO FANTASTICO, CHE CI HA DONATO TANTA PIENEZZA E CI HA RAFFORZATO NELL'AMICIZIA. Siamo partite 5 ore dopo con un aereo per Bari, nessuna navetta all'arrivo, neanche per Brindisi, abbiamo preso il treno (a nostre spese ovviamente) per ritornare nella nostra cara città. La gioia di aver visto ed ascoltato tante cantanti e soprattutto la "mia Gianna" non ha eguali, si può far tutto con amore e buona volonta, e soprattutto con L'ARTE!!!!!
..altra idea sono una danzatrice professionista ho 29 anni, danzo da 20 anni, mettiamoci insieme, anche se difficile, per attivare tutte le forze per un'italia migliore. La natura della nostra nazione è artistica da sempre.... FORZA ARTISTI, FORZA RAGAZZE.
 
La solitudine cantata dalla Nannini mi ha fatto capire che possiamo sempre...vivereeeeee

Nuzzo Francesca da Lecce

Ah ah ah cosa non dimenticherò del megaconcerto? Il megaconcerto! Non dimenticherò mai nulla, dalla prima all'ultima nota. Emozioni, sentimenti, adrenalina, tutto ciò in quei momenti scorreva nelle nostre vene; è stato ancora più emozionante per un ragazzo come venuto dal sud, da Bari, con tutti i problemi che ne comporta. Sinceramente la canzone più emozionante per me è stata "Luce" di Elisa, che cantata da L. Pausini, essendone io un fan, mi ha fatto piangere a dirotto per la bellezza interpretativa. Le altre due canzoni che mi hanno fatto venire la pelle d'oca e mi hanno fatto emozionare sono state "Donna d'Onna", ovviamente, e "Quello che le donne non dicono" perché entrambe rispecchiano in pieno i miei pensieri. Io sono un ragazzo, ma penso che le donne siano ciò di cui il mondo ha bisogno. Hanno secondo me, una forza dentro che mai nessun uomo, anche quello più muscoloso, potrà eguagliare. Infatti il concerto ne è la prova. "Il mio canto libero" ne è un ulteriore conferma, una canzone magica, stupenda, che cantata da più di 50 artiste, sembrava come se dicesse: "Ecco, guardate! Questo è quello che noi donne possiamo fare." Tutte hanno dato il massimo e tutte hanno liberato questa forza. Più o meno ciò che si può tradurre con "Donna che non smetterai di far nascere il sole". Grazie Laura, grazie anche alle altre cantanti per tutto ciò che avete fatto e che farete per l'Abruzzo, ma soprattutto perché ai giorni d'oggi, quando tutto sembra andare storto, ci avete dato una prova tangibile che insieme si può fare tanto.

Andrea Perrino di Modugno (Bari)

Sapevo che potevo aspettarmi di tutto visto che nell'organizzazione c'era Laura... carica di emozioni, di energia..."evento" condiviso con una mia amica speciale...ci siamo ritrovate a ballare, cantare, ridere... confidarci... INCREDIBILE.. mi sentivo svuotata di tutti i pensieri negativi... rigenerata..la musica c'ha unito in un unico abbraccio, c'ha coccolati... c'ha fatto emozionare..eravamo tutti li... un unico cuore pulsante.... !!!una giornata senza pregiudizzi tra colleghe, una sintonia unica nei duetti...
MAGIA, ENERGIA... ti arrivava dritta al cuore... momenti come questi ti fanno star bene e condividerli con certe persone  li rende ancora più magici rendendo i legami più forti...
Grazie ragazze!!! davvero!!!!!

Jessica da Venezia

La musica è arte, una filosofia di vita, un susseguirsi di note che ti portano all'estasi...  e quella sera la musica ha lasciato un brivido sulla mia pelle. Io ero là, il 21 giugno 2009, e ancora oggi non riesco a descivere la magia di quella sera: migliaia di cuori che battono insieme con un unico obiettivo. Cinque donne, una in particolare, hanno fatto della musica il mezzo più grandioso di sempre. Con la loro popolarità, la loro voce e il loro cuore, hanno donato speranza e un aiuto concreto a molte famiglie che ora finalmente potranno concedersi un po' di normalità. "Tutto comincia a tremare, la gente urla, i cuori palpitano, l'attesa diventa insopportabile. Il caos è totale."
 
"Un piccolo frammento in ricordo di quella sera...
una sera buia, ma
che illuminava
il cuore di tutti...
compreso il mio.
Io ero là,
tremante e stanca
per le costanti linee di febbre.
Ma ogni vostra nota pronunciata
mi faceva dimenticare tutto
lasciandomi libera da ogni pensiero...
Ancora oggi non credo
che eravate a tre passi da me...
Per voi ero solo un'ombra oscurata
in mezzo a quella folla scatenata!
Ma in quella folla c'ero anch'io
con le lacrime agli occhi
mentre cantavo insieme a voi...
Voi cantavate e io sognavo
voi che tutt'ora cantate
tutt'ora mi fate sognare...
ancora un volta...
per ricordare..."
 
Sono sicura che da quella serata sia nata una scintilla per costruire qualcosa di nuovo; qualcosa che generi un contesto in cui la gente riacquisti la voglia e l'energia per reagire. Vi porterò sempre con me, in terra e in mare, nel cielo e nel buio, perchè il calore di tutte quelle stelle non si lascia mai alle spalle...
 
Serena Scardovi di Longastrino (RA)


 

Il giorno 21 giugno 2009 sono andata all’ennesimo concerto a San Siro, banale vero?  NO NON DIRE! Non era un concerto normale, bensì un “miracolo” San Siro: Amiche per l’Abruzzo. Qualcosa di irripetibile. Il viaggio è stato destruente, in diretta dal lavoro (lavoro di notte), sono arrivata a Milano a pezzi   ma quella sensazione rimarrà incancellabile nel mio cuore. Entro e vedo una marea di persone (ma veramente una marea neanche Madonna che è Madonna aveva riempito quello stadio) di tutte le età e genere, veramente dalle “pischelle” alle “attempate” dalle famiglie alle coppie varie, non mancava nessuno, lo stadio era strapieno, le luci erano spente quando lo spettacolo ha avuto  inizio…. (era ancora giorno)!

Pensavo che avrei cantato, saltato e ballato lasciando andare passivamente tutti i miei stress, tutte le ansie, le pressioni.. “TUTTO”, come solitamente si fa ad un concerto, ma non è stato così semplice. L’amore che ho sentito scorrere dentro quello stadio era qualcosa di veramente unico intenso immenso talmente forte che non credo di essere in grado di poterlo descrivere correttamente, ciò nonostante voglio provare, iniziando dalle stesse artiste che si sono esibite. Parlo di veterane della musica italiana e non, di novelline, ma su quel palco erano tutte alle prime armi; è stato incredibile vedere dei miti tremare come foglie e commuoversi come bambine. Si sono esibite in duetti impensabili, in trii e quartetti magici, si sono sostenute a vicenda alternandosi con un’umiltà che in questo ambiente ero certa di non vedere mai, ma credetemi ho avuto questa immensa fortuna. I musicisti, che come il resto dello staff non hanno percepito alcun compenso, si sono dati con anima e corpo facendoci vivere momenti unici.

Ero basita da tutta quella gratitudine che la curva abruzzese ci riversava addosso solo per essere li, per aver pagato uno stupido biglietto, era qualcosa di così intenso che solo le lacrime di tutte e RIPETO tutte le persone in quello stadio possono spiegare. E’ stato un evento storico, ero al centro di una folla assurda di sconosciuti eppure c’era un amore un senso di giusto ed una forza collimante estrema. Siamo stati ringraziati tutti per aver permesso di aiutare delle persone sfortunate ma oggi sono io che voglio ringraziare tutti per avermi permesso di vivere un istante così breve ma veramente intenso di una benevolenza che difficilmente potrò riprovare in mezzo a tanti estranei.
GRAZIE.

Giada

Io c'ero, il 21 giugno dello scorso anno. Ero con altre 11 mie amiche per dare un contributo, un gesto di solidarietà a chi ne aveva davvero bisogno. Siamo partite al mattino verso le 9,30 e siamo arrrivate davanti all'ingresso alle 10,45, eravamo lì, davanti, per prendere i posti migliori, ma sedute, in piedi non ce la facevamo: una ha mal di schiena, l'altra ha male alle gambe, l'altra al collo, l'altra ai piedi, insomma, è stato così. Dopo lunga attesa, finalmente alle 15, si entra! Di corsa a prendere i posti e, finalmente,  eccoci là sedute tutte in fila, ad aspettare (poco!) l'arrrivo della prima Amica che iniziava il lungo concerto! Le abbiamo cantate quasi tutte le canzoni, anche a squarciagola, alzandoci in piedi e ballando, non si poteva non farlo, era troppo coinvolgente! Alle 24, quando tutto è finito, stanche ma veramente soddisfatte e senza voce, ci siamo avviate verso l'uscita per tornare a casa.  Soddisfatte, veramente ! Grazie a tutte voi Donne che avete contribuito a questa bella impresa! Non lo scorderemo mai un evento così! Abbiamo contribuito, nel nostro piccolo, a dare un po' di sollievo a chi sta peggio di noi... Ciao a tutti! Con molta riconoscenza ed affetto.

Antonella Galeoto di GALLIATE (NO)

Il mio backstage ha inizio il giorno prima, quando fuori S.Siro ci siamo  ritrovati tutti noi fan di Gianna Nannini. L'emozione per il grande evento si sentiva di già, tanto che ascoltando le  note che rimbombavano all'interno dello stadio, già si iniziava a intonare i  tipici cori da "forum".  La gioia di rivederci tutti per quell'occasione speciale era tanta e sentita  ancora di più grazie alla presenza di Irene, ragazza che è stata coinvolta  anche lei nel terromoto de L'Aquila; ha avuto tutto il nostro appoggio, sia per  essere presente al concerto insieme a tutti noi, sia per quanto riguarda la sua  situazione in Abruzzo, quindi l'entusiasmo era doppio. Finite le prove della madrine, ci siamo diretti tutti a cena: una trentina di  persone che arrivavano da ogni parte d'Italia, ma unite in quel momento, sia  per la passione per la musica della "nostra Gianna", sia per l'evento unico e  speciale che stavamo aspettando. Finita la cena, ci siamo recati verso S.Siro: lo stadio era spento. Così ci  siamo salutati tutti: un gruppo andava in albergo, altri a casa e tre ragazze ed io decidemmo di rimanere fuori al cancello 10 per l'entrata nel prato.  Eravamo 4 ragazze diverse, ma unite solo per quella musica che ti entra nelle  vene e ti fa sentire speciale: Michela, la massese, Nelita, anche lei toscana,  Veronica di Belluno ed io che per la prima volta stavo vivendo l'esperienza di  dormire sul suolo della mia stessa città, Milano.

Davanti a quel cancello c'erano anche i fan di Elisa: anche loro arrivavano da  tutte le parti d'Italia; abbiamo passato quasi tutta la notte a ridere e a  raccontarci un po' della nostra vita, confrontarci anche sulle differenze delle nostre cantanti preferite. E' stato interessante capire quanto siano diverse,  ma anche uguali: come dice qualcuno, "una è più fisico e l'altra è più tranquilla, però tutte due mettono anima e cuore...". In quella notte ho capito quanto le persone che apettano ore ed ore prima di vedersi aprire i cancelli e correre a più non posso per arrivare a conquistare la transenna, siano così simili! Verso le 9 del mattino, iniziavano ad arrivare le prime persone per mettersi in fila. Nell'attesa abbiamo inziato a cantare canzoni di tutti i tipi e generi: il bello era che tutti cantavano, nessuno escluso; appena finiva una,
qualcuno intonava un'altra! Senza parlare del mini tavolo che si era creato per giocare a carte o il nostro "letto" che pian piano scompariva all'arrivo di altre persone.

Verso le 14 dietro di noi c'era un'ondata di persone: la sola idea di poter correre per prima e arrivare davanti al palco con altre migliaia di persona, mi faceva sentire in competizione con me stessa, mi sembrava di fare una corsa olimpionica talmente era importante per me quell'evento. Ecco che finalmente aprono i cancelli: strappo del biglietto e via di corsa, come ad ogni concerto, solo che lì era S.Siro, c'era migliaia di persone. Cerco di non pensarci, entro nello stadio ed eccolo: il palco è proprio lì davanti a me. Sospiro. Chiudo gli occhi e penso per un istante perchè sono lì. Quella forza mi fa raggiungere la transenna in poco tempo. Respiro. Mi giro per accogliere gli altri ragazzi che come me avevano quello sprint interminabile da fare: eccoli! Alzo le braccia e faccio di tutto per farmi vedere e finalmente riesco ad abbracciarli, felice di essere lì con loro in quel momento così bello! Respiro. Mi giro. Alzo lo sguardo e solo lì mi rendo conto di essere perfettamente in mezzo al palco. In quel secondo mi sono resa conto di quello che realmente stava per succedere davanti a me: un'evento unico al mondo, di grande importanza e che rimarrà inciso nella storia.

L'attesa dell'inizio era da paragonare ad un caos nevrotico: intorno a me c'erano persone che urlavano, altre che si lanciavano di tutto, altre ancora che discutevano sul posto che erano o no riuciti a prendere, ma il tutto è sfociato poi in gioia nell'assistere ad un concerto senza eguali.Già dalla presentazione delle dj sul palco, il cuore mi batteva forte: abbiamo riso, abbiamo ballato sulla discomusic di Spagna e sulle note di Jo Squillo e di Lamette della Rettore, saltato con Irene Grandi e gustato pienamente il trio Carmen Consoli, Marina Rei e Paola Turci con poi Nada.Da quei minuti nell'aria si respirava già l'arrivo delle madrine dell'evento.Con E penso a te, Fiorella Mannoia mi ha fatto tirare un urlo sulle prime note che è rimasto inciso nel dvd. Non credevo di avere una voce così potente come mi dicono ad ogni concerto! Sublime anche Quello che le donne non dicono: grande sorpresa nel vedere sul palco insieme a Fiorella, Elisa, Giorgia, Laura Pausini e Carmen Consoli. Ed ecco le prime lacrime che sono iniziate ad uscire.Grandi ballate sulle note di Giorgia e grandi brividi e nel sentirla duettare
su E poi con Elisa: due voci che in quel momento prendevano l'anima e te la catapultavano fuori sottofoma di lacrime incontrollabili! GRAZIE! Emozioni anche nel sentire per la prima volta dal vivo Elisa, che stimo tantissimo. Commozione infinita sulla canzone Eppure sentire (un senso di te), cantata con Fiorella: in quel momento le parole prendevano forma e mi sentivo protetta, sentivo il mio angelo, il mio nonno che era scomparso da poco, abbracciarmi... Perchè c'è sempre un senso di lui e so che è ad un passo da me! Grazie al dvd sono riuscita a vedere non appannato quel momento. Grande emozione anche nel sentire Luce (tramonti a nord-est) cantata insieme a Laura Pausini e Irene Grandi: una delle mie canzoni preferite. Per non parlare de Gli ostacoli del cuore: ricordo ancora il boato all'uscita di Gianna e se ci penso mi salgono ancora i brividi. Ricordo i suoi occhi felici e stupiti nel vederci lì davanti per lei!Grande sorpresa nel sentire duettare Laura Pausini insieme a Gianna Nannini ne La solitudine. Gianna è stata semplicemente fantastica!!! Una canzone così lontana da lei, cantata in quel modo... WOW!  E grande voce quella di Elisa nella Tra te e il mare: conferma di un grande talento vocale!!!Finalmente il momento tanto aspettato finalmente arrivava: la solita tensione pre-concerto ormai avevafatto capolino nel cuore di ognuno di noi fan di Gianna.

Buio. Chitarre a mille. Intro riconosciuto. Iniziamo a saltare cercando di arrivare i più in alto possibile. America, rockissima come sempre, forse ancora di più! E poi Amandoti insieme a Giorgia, una vera bomba di voci, un tango infernale sfociato nella dolcissima Come saprei: sentire la voce di Gianna in risposta a quella di Giorgia è stato mozziafiato e strappalacrime! Ma chi si dimentica Attimo? Io no di certo! Quando Gianna cercava di cantare insieme a me, mi fissava negli occhi... La solita emozione di quando succede ad ogni concerto che tra migliaia di persone tu sai che lei sa chi sei, ti riconosce e te lo fa capire... E finalmente anche Valeria Solarino lascia la sua impronta, ma visiva, questa volta, nella canzone! Su Maledetto ciao è stato magnifico girarsi e vedere tutta la gente di fianco, sugli spalti, ovunque che cantava quelle parole e prendeva parte alla canzone: vedere S.Siro per un attimo dalla parte di un'artista sul palco in quel momento era davvero da pelle d'oca! Sentire tutti, ma proprio tutti cantare Bello e impossibile, Fotoromanza e Meravigliosa creatura, sentire l'eco della gente... Sei nell'anima cantata con Laura Pausini e con tutto il pubblico che risponde al ritornello... era come vivere un sogno ad occhi aperti!Ma l'emozione più grande di tutte è stata quando Fiorella, Laura, Gianna, Giorgia ed Elisa hanno cantato Donna d'Onna: vederle intergire insieme, ascoltare quelle parole e capire il vero significato della nostra presenza in quel luogo quel giorno e sapere di essere solo un goccia nel mare, ma significativa, mi ha fatto sentire importante!Vedere tutte insieme le artiste e le dj per cantare Volare, sentirsi parte di un abbraccio che andava oltre quello stadio, oltre la citta diMilano per arrivare fino a delle persone che erano lontane e che cmq in quelle ore erano state lì con noi, è stata la cosa più bella!Non mi scorderò mai che all'uscita mi reggevo a malapena sulle gambe, ma in cuore mio ero felicissima! Felicissiama di essere lì per l'Abruzzo insieme a gente come me e a grandi nomi della storia della musica!Quel giorno non lo scorderò mai! Non solo per la settimana successiva in cui non ho avuto la voce, ma soprattutto per quello che mi lasciato dentro, per il significato che ogni giorno le nostre 5 madrine cercano di portare avanti perchè ci credono fermamente!E' stato bello aver avuto la possibilità di prendere parte ad un'iniziativa così grande, così unica, speciale e inimitabile!

Laura Besana,  Meda (MB)

22_06_10
08.00_driiiiiiiin:la sveglia..corro in edicola a comprare il dvd.ieri l’intervista a Matrix, quanti ricordi di quel giorno: le urla, le voci, la solidarietà, le lacrime..e in quelle mie lacrime non c’era solo l’emozione di un concerto unico, nuovo, sorprendente e bellissimo..in quelle lacrime c’era tristezza, quella tristezza che sale agli occhi quando il pensiero corre a chi,  vittima del terremoto, non ha potuto assistere a questo spettacolo, non ha potuto cantare..e non potrà più penso a chi questo dvd lo guarderà con le lacrime agli occhi e il peso del ricordo a chi, ferito dal vuoto lasciato da chi ha terminato la propria vita sotto le macerie, non canta più. Oggi, un anno dopo il concerto, più di un anno dopo il terremoto il ricordo è vivo..la paura mi assale, come donna, come ragazza fragile e piena di sogni, ma soprattutto come abruzzese..perché lì, in Abruzzo, vivono i miei cari, le persone che amo e che vorrei accanto..lì, dove il terremoto crudele ha interrotto vite ingenue, ha infranto promesse, ha abbattuto desideri e sogni.

Io che sogno di cantare, che amo la musica e la vita penso a chi ha dovuto abbandonare i propri desideri..e resto qui, spaventata e impotente guardo il dvd..”donna che non smetterai di far nascere il sole”..e percepisco in queste parlole la speranza e la determinazione di chi non si arrende, di chi ,nonostante tutto,vuole vivere..mi commuovo rivedendo tante donne che semplicemente cantano insieme, senza invidie e capricci..unite per solidarietà..perché tutte noi, cantanti, attrici, studentesse, donne esuberanti e timide siamo persone e come tali proviamo emozioni..e il terremoto ci ha cambiate tutte..inevitabilmente ci ha portate a riflettere,ci ha insegnato ad apprezzare la semplicità della vita, la bellezza dell’amore vero e sincero..l’importanza dell’amicizia. Un anno fa cantavo, abbracciata alla mia amica e a mia mamma, una grande donna!anche noi tre, amiche per l’abruzzo..perché l’abruzzo ha bisogno del nostro calore.. non dimenticherò mai il 21 giugno 2009: da abruzzese lo custodirò tra i miei ricordi più tristi, ma con una sincera gratitudine verso tutte le donne d’Italia..da donna lo custodirò tra i ricordi più dolci perché quella sera ho sentito la dolcezza che rumore fa..

Chiara Rosignoli da Treviglio (BG)

21 Giugno 2009. Stavamo in tenda e faceva troppo caldo. Siamo partiti che era una bella mattina, sapendo che ci aspettava  una grande emozione non solo perchè saremo stati in una città viva, perchè in quei giorni la nostra ancora piangeva, ma anche per respirare qualcosa di diverso. Il viaggio è stato molto lungo, alla fine il nostro treno verso Milano partiva alle 23 da Roma. Un viaggio interminabile, siamo arrivati stanchi ma emozionati. A Milano ci ha ospitati nostro cugino e la sua famiglia. Dovevamo restare un paio di giorni siamo stati una settimana. L'emozione del concerto non è dovuta solo al emozione del concerto stesso ma al periodo di attesa fino a quel momento e i giorni successivi con l'adrenalina addosso. Abbiamo respirato di nuovo aria di casa, di pareti, di famiglia senza più paura e tutto in attesa di quel momento. Siamo arrivati la mattina presto davanti le porte e c'era già tanta gente, ma fortunatamente mia cugina è una buona punta da sfondamento, tanto da arrivare proprio davanti ai cancelli con le nostre magliette I LOVE AQ e la nostra emozione. Siamo riusciti a conquistare le prime file, non ci eravamo accorti di essere finiti in mezzo ai Toffolini e a Oh Divina. Ci siamo sentiti di nuovo ragazzi normali, niente tragedie, con la voglia di far ascoltare la nostra voce con le canzoni, per far sentire che non eravamo persi che anche noi c'eravamo a quel pezzo di storia della musica. Escono le prime cantanti e tutto un divertirsi e ridere e saltare. Io e mia cugina che saltavamo con Jo Squillo al grido di siamo donne!!! Già le donne che sono riuscite a creare qualcosa di magico. Arriva la sera esce Laura, devo ammettere sinceramente che non sapevo di essere così sfegatata per lei finchè non è uscita e sono impazzita ho corso, spinto anche se vogliamo, per arrivare davanti davanti con mio cugino alle spalle che mi gridava di stare attenta, lui che ha sempre questo istinto di protezione, ma che poi vedendomi davanti ha gridato fai le fotooooooooo!!!!Credo l'abbiano sentito anche loro dal palco!! Ce lo siamo goduti quel concerto dal inizio alla fine. Ci siamo anche portati a casa per ricordo un pò di coriandoli.

Quando Gianna e Laura hanno cantato Sei nell'anima li l'emozione si è mischiata a tante altre emozioni. Quella canzone è speciale per me. Mi fa pensare a mia nonna persa qualche anno fa, donna di straordinaria forza, forza che mia madre ha ereditato e che ho visto quando si è aggrappata a questa terra e alla sua casa caduta con le unghie e con i denti e che spero di ereditare pure io. Ho guardato il cielo al ascolto di quella canzone per ringraziarla perchè quel giorno oltre all'istinto di protezione di mio cugino c'era anche la mano vellata di mia nonna a proteggerci.

Ma è il concerto in sè che ci ha dato tantissimo e che ancora adesso a un anno di distanza amiamo ricordare nelle nostre chiaccherate. E' stato fondamentale, ci ha fatto sentire vivi.
Emozione conclusasi alla Stazione Centrale di Milano con una brutta figura, la nostra, per l'emozione, quando abbiamo visto Noemi che avevamo visto sul palco qualche giorno prima. Una fortunata coincidenza a conludere questo nostro indimenticabile viaggio. Noi timidi e impacciati e lei molto carina e alla mano. Le abbiamo detto grazie anche per aver partecipato a tutto ciò e lei ha ringraziato noi. Viaggio di ritorno, giocando a Monopoli da viaggio, cuffie alle orecchie ascoltando chi Laura(io), chi un pò di Giorgia ed Elisa, chi una ritrovata passione per Jo Squillo e una scoperta chiamata Gianna Nannini e Fiorella Mannoia che prima diceva essere troppo da ragazze (bah pensieri da maschio).

Ringrazio Laura, Gianna, Fiorella, Giorgia ed Elisa e scusate se fino ad ora ho usato solo i nomi, ma in fondo sono amiche per l'abruzzo, e tutte le straordinarie donne, voci formidabili del nostro patrimonio artistico per averci fatto vivere una giornata da ragazzi a cui non era successo nulla. Ad un ritrovato sorriso e a un ritorno a casa a emozionare ogni volta chi ci ascolta quando lo raccontiamo.
 
Silvia Villacorta

Il mio 21 giugno 2009 è iniziato dal viaggio Torino – Milano. Partenza di prima mattina per poter arrivare a San Siro all’apertura dei cancelli. Nell’aria di quel mattino respiravo l’odore di una emozione fortissima , che è ancora dentro me. E’  dentro quel fagotto di ricordi e profumi che ci portiamo dietro tutta la vita e che se ci ripensiamo inspiegabilmente percepiamo ancora.  Sentivo sarebbe stato un evento indimenticabile, il cuore batteva forte e la macchina correva lungo l’autostrada.
A Milano mi aspettavano Corinne ed Eleonora, due amiche con le quali ho condiviso oramai molti anni, molte attese, molti concerti, tanta musica, tanti viaggi.

Eppure quel giorno mancava qualcuno e non potevo fare a meno di pensarci. Una persona molto speciale per me: Valentina la mia migliore amica, che in realtà è come una sorella  una sorella gemella. Questa è la storia nella storia dell’evento di quel 21 giugno. Avevamo litigato, era un anno che non ci sentivamo più.  Siamo entrambe testarde ed orgogliose e così simili che è difficile la gestione di questi momenti di lontananza. Dentro di me mentre i passi si avvicinavano allo stadio, mentre incontravo questo popolo colorato di striscioni e di emozioni, di mani , braccia, facce, pensavo: “ sicuramente vale è qui, lo so che c’è”. Siamo dentro lo stadio.

 Il brivido più grande è stato vedere riempirsi questo spazio in ogni ordine di posto. Sentirsi parte di qualcosa di grande e condividerlo con sessantamila persone. Cantare tutti insieme le canzoni di tutte queste grandi donne della musica italiana. Il brivido, l’emozione della condivisione sincera della gioia della festa. Come non raccontare il brivido di vedere e sentire sul palco di San Siro davanti a tutto questo caldo pubblico la mia artista del cuore, quella stessa artista che ha permesso a me di conoscere Cori, Ele  e anche Valentina. Si, perché è grazie a lei, a Paola Turci (144 suoi concerti visti), che loro sono  nella mia vita. Questo giorno è uno di quei giorni che nella vita non si dimenticano più. Ogni volta sento l’orgoglio e la gioia di poter dire “ci sono stata, ero li in quel momento unico e speciale, io ero quel puntino tra tanti puntini, io c’ero!!” Il concerto volge al termine, sotto i coriandoli lanciati nel cielo, con un po’ di commozione e l’anima colma di amore e gratitudine mi volto per andare verso l’uscita.  Un passo, due passi mi blocco immobile. Ferma davanti a me anche lei bloccata immobile: Valentina.

Ci guardiamo per una frazione di secondo incredule. Come è possibile essersi incontrate dopo un anno in mezzo a sessantamila persone? Quante poche possibilità c’erano che avvenisse? E le chiamano coincidenze poi.. !  Il tempo si è fermato. In quell’istante eravamo solo noi due e intorno il silenzio. Un passo, due passi,  tre passi e  gli occhi dentro gli occhi. L’esplosione di un abbraccio, di quegli abbracci forti intensi stretti . Ancora gli occhi che si scrutano increduli. E all’unisono come spesso ci capita di parlare ci diciamo reciprocamente: “che stronza di una orgogliosa che sei”! Ma poi ci riabbracciamo, ci tiriamo qualche buffetto. E iniziamo a parlare a raffica. Quanto tempo un anno da raccontarsi. Ma nello stesso attimo la sensazione è che questo tempo non sia mai passato. Amiche  sorelle che nel giorno di “Amiche per l’Abruzzo” si ritrovano finalmente amiche.  Ecco la storia nella storia. Questo 21 giugno 2009 per me è stato ritrovare mia sorellina, ed è stato il più bel regalo che ho ricevuto. L’ho ricevuto grazie al concerto “Amiche per l’Abruzzo” e per me questa data sarà per sempre indelebile ed incancellabile.

Valeria Fioranti
 

Io non ero a San Siro ma voglio raccontarvi lo stesso l'esperienza di quella sera. Vivo a Roma ma i miei genitori sono di Picenze, un piccolo paese vicino ad Onna. Il mio migliore amico nonche allora ex ragazzo abita a L'aquila.
 
La notte del 06/04 ho passato 3 ore da incubo guardando le scene in tv, non riuscendo a contattare nessuno e rendendomi conto che poteva esserci la possibilità che in pochi attimi avessi perso tutti i miei affetti piu cari. Fortunatamente è andata bene, la casa è crollata ma i miei genitori stanno bene come sta bene lui, il mio amico.
 
Il giorno del concerto non siamo potuti partire per vari problemi ma è venuto lui a Roma da me per ascoltare insieme tutta la forza espressa dalle cantanti italiane. Non volevamo sentirlo a casa cosi abbiamo preso un mp3, cuffiette e siamo andati in un bosco a camminare e ad ascoltare.
 
Abbiamo pianto, abbiamo riso, cantato, ci siamo emozionati e siamo stati cosi contenti di poter pensare che eravamo ancora li. Provavamo ancora un sentimento e l'abbiamo capito solo quando abbiamo pensato di perderci davvero ....e con le note di Fiorella Mannoia abbiamo ballato "Ah che sarà che sarà, che vanno sospirando nelle alcove , che vanno sussurrando in versi e strofe , che vanno combinando in fondo al buio".

 
Anele

Sono Matteo e faccio parte del fans club di Gianna, ero presente, con i miei genitori e mio fratello al fantastico concerto organizzato da Laura Pausini e devo dire che è stato fantastico. Quel giorno ci siamo alzati alle 4 del mattino e siamo partiti da Casalmaggiore (cremona) alle 7, abbiamo percorso circa 150-160 km per arrivare a Milano alle 9.30. Abbiamo aspettato fino alle 15:00, ora di apertura dei cancelli, per entrare, abbiamo corso tantissimo anche perchè avevamo il biglietto per il parterre in piedi. Fortunatamente conoscendo alcune fans, che mi hanno tenuto il posto, sono riuscito ad essere davanti all'enorme palco. Abbiamo cantato, saltato e ballato durante le esibizioni delle cantanti, e mio fratello si è emozionato molto, quando il suo idolo Alessandra Amoroso aveva le lacrime agli occhi dall'emozione. Io non vedevo l'ora che ci fosse l'esibizione di Gianna, e dopo aver atteso un po di tempo finalmente ha fatto la sua prima comparsa con Elisa cantando Gli Ostacoli del Cuore. Da lì in poi ha iniziato a cantare a squarciagola è stata un'emozione che ricorderò sempre. Ogni concerto di Gianna è stata un'emozione, specialmente il primo a cui sono andato, ma quella sera si vedeva che erano tutte amiche, non cera rivalità nè invidia l'uno con l'altro, e anche i vari fans club si sono riuniti, io, per esempio, ho fatto amicizia con un ragazzo fan di Giorgia e una ragazza ammiratrice di Laura Pausini. Gianna, sulla copertina del suo ultimo libro, ha scritto "Quando ti parte un'emozione non rinunciarci mai", quel giorno le emozioni sono state veramente tante e spero in futuro di emozionarmi ancora così tanto in un concerto così. Spero in oltre di partecipare ancora in un futuro Amiche per l'Abruzzo. Grazie a Gianna e alle sorelle d'Italia (Laura, Giorgia, Fiorella, ed Elisa), con questo evento ci hanno fatto essere fieri di essere Italiani, queste artiste di fama internazionale ci hanno resi unici nel mondo e hanno fatto la storia, come disse Laura.
 
Grazie Gianna di esistere.       

Ciao sono Fabio,
con la mia ragazza siamo stati al concerto e non pensavo potesse emozionarmi così tanto.
A dir la verità ero andato a Milano soprattutto per farle un favore e per fare un bel gesto nei confronti di una popolazione che tanto amo: gli abruzzesi. Durante la serata, però, mi sono fatto coinvolgere anche io e insieme alla mia ragazza mi sono messo a cantare tutti i brani che conoscevo. Gianna Nannini, Elisa, Carmen Consoli, Paola Turci...quante donne fantastiche! E tutte incredibilmente insieme! Sembravamo far parte tutti di una stessa famiglia. Non scherzo! Eravamo lì in mezzo al pubblico che ci abbracciavamo con altre persone a noi sconosciute e cantavamo all'unisono! Un'esperienza davvero fantastica, e per questo non smetterò mai di ringraziare la mia ragazza che mi ha convinto a partire con lei, e le donne che hanno cantato quella sera per la gente d'abruzzo! Abbiamo comprato il dvd originale poche settimane fa e ce lo siamo riguardato, questa volta comodi sul divano. Beh, non è la stessa cosa, ma averlo vissuto insieme ci ha dato la possibilità di risentire un pò quelle emozioni! Vorrei si potesse fare ancora molto per chi ha sofferto. Eventi come il concerto potrebbero essere utilissimi per attirare l'attenzione della massa.Grazie (e spero di avere la t-shirt per poterla regalare alla mia ragazza)!

Fabio Spanò

Descrivere la serata del 21 giugno 2009 è impossibile con poche parole. Armata di un infinito entusiasmo mi sono unita a quattro amici e la mattina del 21 giugno siamo partiti da Firenze alla volta di San Siro. Ero l'unica ragazza a "governare" il gruppo ma mi sentivo pervasa da una carica positiva, come se tutte le "Amiche" mi stessero sostenendo nella mia piccola impresa. Durante il viaggio in auto mi sentivo elettrizzata all'idea di stare facendo del bene, ma vivevo ancora quelle emozioni nel mio piccolo. Durante il concerto invece è stata tutt'altra storia. E' stata "la storia" come ha detto bene Laura Pausini, colei che ha avuto l'idea di organizzare questo evento. In quelle sette, quasi otto, ore di musica dal vivo lo stadio si era trasformato in un unico grande cuore pulsante. Tutti eravamo lì per raggiungere lo stesso scopo, per cercare di rendere un sorriso a quelle persone più sfortunate di noi che nel terremoto avevano perso parte della loro vita. Mi sentivo unita a tutte le altre persone presenti, sebbene non le conoscessi, ma ero legata a loro per la stessa volontà che avevamo di rendere realizzabile questa impresa. Senza tutte quelle persone non sarebbe stato lo stesso, non avrebbe avuto lo stesso valore. Cantavamo, saltavamo, parlavamo tutti insieme, nello stesso modo, nello stesso momento. Più le ore passavano, più la mia voglia era che quel concerto non finisse mai. La stanchezza non si sentiva. Le mie gambe mi hanno sostenuto a ballare sugli spalti dalla prima fino all'ultima nota. Trovavo la carica nella vitalità di tutte le altre persone e nella felicità di star dando un aiuto concreto a persone che invece avevano bisogno di una mano per riaccendere quella vitalità. E’ stata un’esperienza che non dimenticherò mai perché unica in tutto mondo, unica per tante persone. Tutte insieme abbiamo collaborato a creare qualcosa di speciale, a creare il vero spettacolo, ed io, solo una volta preso posto nella fila 10 del Primo Anello mi sono resa conto di questo. Ho comprato subito il DVD appena uscito. Ogni volta che lo riguardo rivivo quelle emozioni e un brivido mi pervade nuovamente dalla prima all’ultima nota. Mi permetto di inviare i miei ringraziamenti più sentiti a tutti coloro che erano presenti, dalle strepitose artiste che si sono esibite, a tutti i volontari che hanno partecipato fino ad arrivare a tutte le persone che hanno voluto abbracciare e sostenere questa causa come me.
 
Brogelli Marta da Firenze