Dopo aver partecipato al tour della sua produttrice Carmen Consoli, Fabio Abate pubblica l'album "Itinerario precario". "Non mi racconto in prima persona ma mi piace illustrare delle storie - spiega il cantautore a Tgcom -. Avevo già provato a lavorare con la Warner ma mi volevano cambiare, poi è arrivata Carmen che si è appassionata al progetto".
Entrato a far parte da qualche anno del laboratorio artistico della Narciso Records, etichetta fondata da Carmen Consoli, Fabio Abate ha già collaborato con la cantautrice nel brano "Senza Farsi Male", incluso del suo cd d'esordio e che la stessa Carmen ha inserito tra i brani della colonna sonora del film "L'uomo Che Ama" di Maria Sole Tognazzi.
Com'è scoccata la passione musicale tra te e Carmen?
Viviamo addirittura a 1 km di distanza in linea d'aria, ma non ci siamo mai incrociati né presentati. Una sera mentre suonavo in un locale un mio caro amico me l'ha fatta conoscere. A quel punto le ho consegnato il mio demo che poi ha ascoltato.
E cosa ti ha detto?
Bene, c'è del materiale si può lavorare.
Che ti ha colpito di lei?
E' un'instancabile lavoratrice. Una professionista unica ed è anche una ragazza molto leale. Viene da una famiglia importante e questo le ha consentito di essere molto forte. Ho imparato tanto da lei.
In realtà avevi anche provato a portare avanti un progetto con la Warner Music, come sono andate le cose?
E' successo prima di conoscere Carmen. Volevano 'plasmarmi' e creare una immagine diversa rispetto a quello che io avevo in mente. Non me la sono sentita. Invece quando sono entrato nell'etichetta della Consoli, Narciso, è stato fantastico perché funziona come un vero e proprio laboratorio musicale.
Qual è il filo conduttore del tuo disco?
Non amo raccontare le mie storie in prima persona. Adoro descrivere situazioni, personaggi che si legano alla quotidianità ma con uno sfondo di ironia. Ma non mi fermo mai a scrivere, cerco sempre di migliorarmi, approfondire la cultura...
Hai già il materiale per il prossimo album?
Direi che è già pronto praticamente. Ma sarà un lavoro molto diverso da "Itinerario Precario", mi sono ispirato perlopiù ai Roxy Music e i Led Zeppelin.
Andrea Conti