Se il suo ultimo film va a gonfie vele, dal Tribunale non arrivano belle notizie. Anzi. Roman Polanski non fa in tempo a godersi fino in fondo il successo del suo ultimo thriller "L'uomo nell'ombra" che già deve digerire il rifiuto dalla Procura di Los Angeles ad archiviare la sua posizione giudiziaria. Il regista dovrà subire un regolare processo per pedofilia dopo l'arresto in Svizzera.
Il Tribunale di Los Angeles ha infatti respinto la richiesta di Samantha Geimer, che quando aveva 13 anni (nel 1977) venne stuprata da Roman Polanski, di archiviare il procedimento contro il regista all'esame della Corte di Appello.
I legali avevano motivato la richiesta citando "gravi irregolarità giudiziarie" commesse dal giudice durante il processo avvenuto nel 1978. Ma secondo l'accusa la signora Geimer "non ha il diritto o l'autorità di decidere la sorte del processo".
Nessuno sconto dunque per il regista che più volte ha cercato di trattare un accordo con la magistratura americana, offrendo un'ammissione di colpevolezza in cambio di una revisione della condanna.
Polanski sta aspettando l'esito del procedimento agli arresti domiciliari nel suo chalet di Gstaad in Svizzera.