Li perse nell'incidente del 1984
Ricordate lo storico incidente di Michael Jackson sul set della pubblicità della Pepsi nel 1984? I capelli del cantante presero fuoco. L'insolito cimelio è stato preservato da Ralph Cohen, il produttore esecutivo, che usò il proprio cappotto per spegnere le fiamme sulla testa del re del pop. Si tratta di 13 capelli bruciati (valore stimato: mille sterline) che saranno battuti dall'International Autograph Auctions il 17 ottobre a Londra.
Ai capelli è allegata una trascrizione originale in cui il produttore descrive il momento in cui vide Jackson camminare su una scala in mezzo a uno spettacolo pirotecnico e notò delle fiamme provenire dalla sua chioma. "Mi ci volle un momento per capire cosa stesse accadendo esattamente, perché c'erano così tante luci e c'era così tanta confusione, ma avevo notato che i suoi capelli stavano bruciando e immediatamente mi sono mosso", ricorda Cohen nelle sue memorie, "Mi sono tolto la giacca e mi sono precipitato di corsa verso di lui per buttagliela in testa".
Durante l'incidente immortalato in un video divulgato solo recentemente, Jackson riportò ustioni di secondo grado da cui secondo teorie circolate dopo la morte improvvisa nel giugno scorso, il cantante non si sarebbe mai ripreso completamente.
Intanto Michael Jackson conquista cinque nomination per gli American Music Award, che saranno consegnati il prossimo 22 novembre a Los Angeles. A superare il re del pop è solo la diciannovenne Taylor Swift, che conquista sei nomination. In base ai dati di Nielsen SoundScan, Jackson ha venduto 5,7 milioni di album nel 2009. Nel corso della sua carriera Jackson ha vinto 22 American Music Awards: il più recente risale al 2002 quando conquistò il titolo di artista del secolo.