spettacolo

"Il nudo? Non mi preoccupa"

Todeschini in "wunderkammer soap"

18 Mar 2009 - 16:21

Per interpretare il travestito in "wunderkammer soap" bisogna essere sfrontati, decisi e per nulla timidi. Lo sa bene Nicolò Todeschini che è stato scelto dai registi Ricci/Forte e appare irriconoscibile con rossetto, cuffietta in testa e senza veli. "Recitare nudo è l'ultimo dei problemi - spiega a Tgcom -. E' molto più importante creare un contatto con il pubblico. Assistere ad uno spettacolo del genere è sicuramente un qualcosa di unico".

"Ho accettato questo ruolo perché mi dava la possibilità di lavorare ancora con i registi Ricci/Forte. Vengo da una esperienza teatrale con loro esaltante del '100% fuorioso'. E' un bel personaggio da affrontare senza alcun tipo di pregiudizio o preconcetto. In questo spettacolo non si punta sulla natura sessuale del protagonista, ossia un travestito, ma sulla capacità da parte dello spettatore di scrutate la sua intimità e non è certo un reality show".

Cosa ha colpito gli spettatori di Roma e Genova che già hanno visto lo spettacolo?
Assistere ad una piéce di Ricci/Forte consente anzitutto di uscire dalla quotidianità. L'ambientazione è stato un bagno pubblico a Roma e a Genova il bagno privato di una camera d'albergo. Ma alla fine abbiamo notato che agli spettatori importa ben poco del luogo ma la sostanza e la curiosità che suscita "wunderkammer soap".

E' stato difficile interpretare un personaggio spudorato e nudo?
Anzitutto è sempre importante che ci sia la distinzione tra l'attore e il suo personaggio. E' impossibile estraniarsi da quello che succede in quel momento con il pubblico. La mia attenzione è rivolta a loro e sinceramente il nudo non mi preoccupa, la mia priorità è riuscire a calarmi in una determinata situazione. E se riesco a fare tutto questo è anche grazie al mio percorso artistico e di studi.

Hai lavorato già con Ronconi e hai solo 25 anni. Quando hai iniziato a studiare?
A Verona non c'era nessuna scuola così ho provato con il Teatro Stabile di Torino, l'Accademia Silvio D'Amico di Roma e la Grassi del Piccolo di Milano. Sono stato accettato in tutte e tre le scuole e alla fine ho scelto Torino perché pensavo potesse darmi qualcosa di più. E ad oggi non rimpiango la scelta ho fatto degli incontri importanti, belli e formativi.

Dove vuoi arrivare?
Una parte al cinema o in televisione non mi dispiacerebbero sono onesto. Ma debbo dire che quello che ho fatto sinora mi rende soddisfatto. Spero che continua la collaborazione con Ricci/Forte perché lavorare con loro fa crescere molto artisticamente.

Pensi di rimanere in Italia?
Non ti nascondo che mi piacerebbe lavorare anche all'estero, chissà magari arriva qualche bella proposta dall'Europa...

(Le foto sono di Marcello Norberth)

Andrea Conti

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri