Che lap dance con Antonia Liskova!

Esce venerdi nelle sale "Giulia non esce la sera" di Giuseppe Piccioni con protagonisti Valerio Mastandrea e Valeria Golino. Ma c'è anche Antonia Liskova che interpreta la sensuale ballerina Giulia che incrocerà la sua vita con uno scrittore tormentato. Antonia si confessa al Magazine del Corriere della Sera: "Come sono belle le italiane così morbide e così dotate, mentre noi slave siamo secche e allampanate".

E pensare che Antonia appena sbarcata in Italia si è lanciata nel mondo della moda: "Sono arrivata a Milano a 19 anni. In Slovacchia ero poverissima, studiavo il russo e vestivo solo di azzurro e di rosso i colori della divisa scolastica. Qui ho imparato tutto, persino a vestirmi. All'inizio non avevo una casa, mi facevo ospitare dalle amiche o dormivo in macchina. Poi il mondo della moda. Ma sulle passerelle non ho potuto sfilare. Ero fuori misura, troppo bassa con il mio metro e 73".

Ma se credete che la sequenza girata in "Giulia non esce la sera" sia la più sexy della sua carriera vi sbagliate ne "La voce" con Rocco Papaleo, ancora non uscito nelle sale, è protagonista della "scena più erotica. Rocco era imbarazzato in camicia senza niente sotto, io in reggiseno".

"Giulia non esce la sera" racconta l'incontro tra Guido Montani (Mastandrea), scrittore di successo, infelicemente sposato, e padre di una figlia adolescente, dalla vita tranquilla ma pieno di paure, e la sua istruttrice di nuoto, Giulia (Golino, in una straordinaria performance), giovane donna in regime di semilibertà, che sta ancora scontando una lunga pena per aver ucciso, anni prima, l'uomo per il quale aveva lasciato il marito e la figlia piccola. Guido, al quale si materializzano i personaggi dei propri libri (compresa una parrocchiana, interpretata da Antonia Liskova, perfetta esecutrice di una lapdance) è stretto fra le ipocrisie del mondo letterario che non sopporta ma asseconda e un matrimonio che non riesce a chiudere.

A pesare sul rapporto fra i due ci sono poi i sensi di colpa di Giulia, per  gli errori commessi in passato, soprattutto quello di aver abbandonato la figlia.