spettacolo

Antonacci: "Ritirate i due Best of"

Vince la causa contro la Universal

04 Feb 2009 - 10:49

"Non posso dir nulla perché quello che è stato pubblicato nelle loro raccolte, dopotutto, è farina del mio sacco", così Biagio Antonacci in una nostra intervista sulla pubblicazione dei due Best of dell'ex etichetta Universal ("Best of 2001 / 2007" e "Biagio Antonacci Best of '89 / 2000"). Ma come riporta La Stampa il cantautore ha vinto la causa contro la Universal che è obbligata a ritirare dal mercato tutti i cd della raccolta.

Il secondo Best era stato pubblicato quasi in contemporanea alla raccolta  "Il cielo ha una porta sola" che ha segnato l'ingresso dell'artista nella nuova casa discografica SonyBmg.

"Sono felicissimo – dice Antonacci a La Stampa- per quello che è successo e perché la giustizia mi ha dato ragione. La Universal si era impossessata del mio catalogo, mandando addirittura alle radio dei singoli che non avevo mai approvato e distribuendo nei negozi un cd-raccolta e un cofanetto con tutto quello che ho inciso dall’89 al 2007 senza chiedermi nulla. Mai una telefonata sulla scaletta o sulle fotografie di copertina. Addirittura hanno inviato alle radio dei singoli, dei quali non sapevo nulla, per promuovere quelle che posso definire soltanto operazioni per fare soldi alle spalle dei fan".

La Universal è costretta a ritirare dal mercato tutte le copie dei due Greatest Hits non autorizzati: "Se non lo faranno – conclude il cantante – dovranno pagare una penale per ogni cd non ritirato. Tra il ritiro delle copie e quant’altro, non so quanto la Universal dovrà spendere. Ma me l’hanno fatta grossa e adesso devono pagare".

Gli avvocati Antonella Rizzi e Filippo Gandolfo che hanno seguito il caso affermano: E' destinato a creare giurisprudenza in materia di diritti d’autore e rapporti fra casa discografica e artista. Non era mai successo che un cantante vincesse una causa come questa nei confronti dell’azienda che distribuiva i suoi dischi (...) Le Sezioni specializzate per la Proprietà industriale e intellettuale del Tribunale di Milano hanno ritenuto illegittimo che, in concomitanza con l’imminente uscita nei negozi di una raccolta di successi firmata Biagio Antonacci, la sua vecchia casa discografica commercializzasse dei cd che creavano un’evidente turbativa di mercato".

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