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Dall'Australia anatema sul Metal

Due ricercatori: "Può provocare traumi"

Due ricercatori australiani dell'università del New South Wales hanno osservato, dopo aver assistito a numerosi concerti heavy metal e hard rock, che scuotere la testa al ritmo di 146 battiti al minuto (ritmo tipico delle canzoni 'incriminate') può causare danni di entità comunque modesta se l'ampiezza del movimento del cranio supera i 75 gradi.

A ritmi e ampiezze superiori, il rischio di traumi cresce in modo esponenziale.

Sicuramente una ricerca che farà discutere. La musica Heavy Metal è stata storicamente additata come la musica del diavolo e spesso associata, in modo del tutto arbitrario, a fenomeni di violenza o di devianza sociale. Adesso qualcuno decide che fa pure male... al fisico. Il risultato della ricerca è stato riassunto e pubblicato in uno uno studio dettagliato sui traumi da 'metallo pesante' sul British Medical Journal. Questo studio, sottolineano i ricercatori, potrebbe spiegare perché molti musicisti e fan appaiono storditi e confusi durante i concerti.

Importante, quindi, parlare di prevenzione: gli esperti propongono che sui cd compaiano appelli alla cautela, e che gli appassionati allenino il collo con della vera e propria ginnastica prima dei concerti. Senza dimenticare di indossare addirittura dispositivi di sicurezza, come il collarino. Insomma i fan di gruppi come Metallica e AC/DC sono avvisati...