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Arbore: "La musica è la mia oasi"

L'artista a Tgcom presenta il suo tour

23 Giu 2008 - 08:23

L'estate musicale italiana non può dirsi tale se non è condita dall’Orchestra italiana di Renzo Arbore. E puntuale Arbore torna anche quest'anno con un tour che, partendo lunedì 23 giugno da Villa Reale di Monza, percorrerà in lungo e in largo tutto lo stivale. "L'Orchestra italiana è la mia oasi - dice lui a Tgcom - Un angolo protetto che mi permette di fare l’artista, cosa impossibile nella televisione di oggi".

Con l’energia e l’entusiasmo di un ventenne, Arbore, prima di mettersi in marcia con la sua orchestra dalla Lombardia alla Sicilia per tutta l’estate, ha voluto concedersi uno sguardo sul mondo. Quando lo contattiamo è a Parigi, appena ritornato da Cuba... “Sì, ho appena concluso un viaggio musicale – spiega – sono andato alla riscoperta della vera musica cubana, di ieri e di oggi”.

E la ricerca è stata fruttuosa?
“Sì, non è detto che non possa ispirare un prossimo disco in italiano-napoletano infarcirto di ritmi caraibici. Devo dire che il governo cubano in questo momento vende molta musical... e più non dimandare...”.

Adesso si rimette in pista con l’Orchestra italiana...
“Riprendiamo quello che io definisco il nostro spettacolo di arte varia. Perché non c’è solo la musica napoletana in salsa swing, ma è condito da impressioni, stupidaggini... Insomma, ci divertiamo e facciamo divertire”.

Questa è una ricetta che con il passare degli anni sembra avere sempre più successo. Conferma?
“Certo, e oltretutto, nonostante al centro ci sia la canzone napoletana, il successo è senza confini. Ho ancora negli occhi la splendida serata in piazza Duomo a Milano, lo scorso 21 dicembre, con un freddo atroce e la gente che però non voleva andarsene dopo due ore di spettacolo. Ma di recente abbiamo visto un pubblico entusiasta a Lugano, Riccione, Pinerolo... Posti che in teoria non hanno molto a che fare con la musica partenopea”.

Con soddisfazioni di questo tipo dove si trova la voglia di tornare a fare televisione?
“Non la si trova! La televisione di oggi, se si toglie la parte dedicata all’informazione, che è fatta bene, è sempre più livellata verso il basso, si tende purtroppo al mediocre. in particolare per quel che riguarda l’intrattenimento”.

La musica ha sempre avuto vita difficile in tv. Cosa pensa dei recenti esperimenti che hanno tentato di puntare alla qualità?
“Ne penso molto bene. Anche se non sono stati premiati dasgli ascolti credo che abbiano ottenuto ottimi risultati. Lo dimostrano per esempio i dati di vendita dei cd legati a X-Factor e il fatto che a Umbria Jazz (di cui Arbore è direttore – ndr) ospiteremo i Cluster. Per la prima volta un gruppo uscito da una trasmissione tv è ospite di un importate Festival musicale”.

Quindi viva gli ascolti non sono sinonimo di successo?
“Spesso è il contrario. La schiavitù dall’Auditel a volte ammazza idee buone. Le mie trasmissioni che sono rimaste nella memoria della gente
ascolti spesso bassini. Ma proprio quelle sono entrate nella storia della tv.

Massimo Longoni  

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