Retroscena: doveva essere Spencer Tracy
Don Camillo? Sarebbe dovuto essere Spencer Tracy. E a dirigerlo ci sarebbe stato il regista Frank Capra. Il retroscena su una delle saghe più note del cinema italiano è stato svelato da Egidio Bandini e Guido Conti, che, nel realizzare un catalogo e una mostra documentaria per il centenario della nascita di Giovannino Guareschi, hanno potuto lavorare su materiali inediti dell'archivio di famiglia.
Dall'esame delle carte è emerso che il primo film della celebre saga di don Camillo e Peppone, i produttori avevano chiamato nientemeno che il regista americano de "La vita è meravigliosa", il quale a sua volta si sarebbe portato dietro quello che all'epoca era uno degli attori più noti di Hollywood. Tracy aveva oltretutto già interpretato il ruolo del sacerdote nel famosissimo "La città dei ragazzi".
Sarebbe così cambiata completamente la storia di una delle coppie più celebri del nostro cinema, Fernandel e Gino Cervi, che hanno poi interpretato, con un successo che dura ancora ai nostri giorni, in ben cinque pellicole i due personaggi creati dalla penna di Guareschi.
Invece la clamorosa trattativa saltò. Il perché è nascosto in un carteggio ritrovato da Bandini. "Le due star di Hollywood dovettero rinunciare all'impegno italiano per i rispettivi contratti che li legavano alle potenti case produttrici" ha spiegato. Frank Capra venne così sostituito dal molto meno noto regista francese Julien Duvivier, che svolse egregiamente il suo lavoro, anche grazie all'apporto di due attori straordinari come Fernandel e Cervi. "Frank Capra - ha aggiunto Guido Conti - avrebbe sempre detto che quella era stata la sua occasione perduta''.