spettacolo

"Non ho più paura dell'abbandono"

Le confessioni di Francesca Neri

17 Giu 2008 - 16:46

Compagna da undici anni di Claudio Amendola ("non ci sposiamo per pigrizia"), mamma di Rocco, che 9 anni, e una carriera iniziata con il conturbante "Le età di Lulù" ("non ho saputo godermi il successo"). Francesca Neri, oggi impegnata con la sua casa di produzione Bess, confessa a Vanity Fair: "Avevo questa malattia, di cui per fortuna non soffro più: la paura dell'abbandono. Spesso lasciavo io le persone per evitare di essere lasciata".

"E pretendevo per evitare di essere lasciata. E pretendevo sempre troppo. Sognavo l'assoluto, l'amore totalizzante". Era gelosa? "Ero possessiva e distruttiva. Grazie alla mia educazione molto perbene, non mi sono mai drogata né ho fatto cose estreme. Ma piangevo in continuazione". L'attrice ricorda i suoi film di successo a cominciare da 'Le età di Lulù': "Rifarei tutto. Ma quella ragazza non ero io: quella che sfidava tutti accettando un film scandaloso come 'Le età di Lulù', quella dalle storie intorcinate, quella che non ha saputo godersi il successo neanche per un attimo. Io sono quella che sono adesso. Una persona entusiasta ma tranquilla".

La Neri è concentratissima con la sua attività di produttrice e tra i nuovi progetti anticipa: "Due registi esordienti che stanno scrivendo, uno è Tommaso Avati, figlio di Pupi, l'altro è Alessandro Celli, ha vinto un David per i suoi cortometraggi. Ho tentato di acquistare i diritti del romanzo 'La solitudine dei numeri primi'. Non ce l'ho fatta, mi è dispiaciuto molto".

Ma potremo ancora rivedere Francesca come attrice in "Papà di Giovanna" di Pupi Avati, una storia 'dark' ambientata nel 1938. I ricordi della star del nostro cinema tornano a Hollywood quando ha girato 'Danni collaterali' con Schwarzenegger: "Per farlo rinunciai a un piccolo film italiano che poi è stato un grande successo. Accidenti. No, qual era il film italiano non glielo posso dire. Però l'America fu comunque un'esperienza divertente: Rocco venne con me sul set a Los Angeles e poi in Messico. Un assaggio del circo hollywoodiano che, però, è un mondo che non mi appartiene".

Infine una piccola riflessione sulla storia d'amore che da undici anni la vede legata a Claudio Amendola: "Non ci sposiamo per pigrizia. Perchè sarebbe faticoso mettere in piedi un matrimonio a Roma".

(La foto scattate da Fabrizio Ferri sono state gentilmente concesse da Vanity Fair)

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri