Con "Il mio mondo è tutto qui "
Al Pegaso Live Music Arcola in provincia di La Spezia l'11 Gennaio 2008 l'Associazione Culturale "Spress" organizza il primo tributo a Franco Fanigliulo: "Il mio mondo è tutto qui ". Dalle ore 22 numerosi ospiti e musicisti renderanno omaggio al cantautore spezzino prematuramente scomparso nel 1989 a soli 44 anni. A salire sul palco alcuni dei nomi più interessanti del nuovo panorama musicale italiano tra cui Stefano Barotti, Andrea Parodi (omonimo del leader scomparso dei Tazenda), Massimiliano Larocca.
Franco Fanigliulo è stato uno dei cantautori più significativi della seconda metà degli anni Settanta, oggi troppo spesso dimenticato nonostante la sua musica sia stata spesso fondamentale nello sviluppo artistico di molti altri musicisti. Scoperto da Franco Ceccarelli degli Equipe84 ha esordito nel 1977 con l'album "Mi ero scordato di me" per la casa di produzione "Ascolto", sotto l'egida di Caterina Caselli. Nello stesso anno Fanigliulo compare anche nel film "Berlinguer ti voglio bene" di Giuseppe Bertolucci con Roberto Benigni. Nel 1979 partecipa a San Remo con il suo brano più conosciuto "A me mi piace vivere alla grande" ritenuto da molti il vincitore morale di quella edizione del festival seguito a breve dall'album "Io e me". Del 1980 "Ratatam Pum Pum" a cui fanno seguito alcuni 45giri tra cui la "La liberté".
Il suo ritorno sulle scene è del 1987 quando il musicista inizia a collaborare con Vasco Rossi per la cui etichetta "Bollicine" pubblica il singolo "L'acqua minerale" canzone che segna una profonda svolta nelle scelte musicali di Fanigliulo. L'anno seguente l'artista collabora con Zucchero alla realizzazione di "Blue's"
Il suo ultimo lavoro dal titolo provvisorio "Sudo ma godo" vede la luce dopo la morte, avvenuta per emorragia celebrale il 12 Gennaio del 1989, con il titolo "Goodbay Mai" solo grazie all'intervento dei suoi amici Vasco Rossi e Zucchero Fornaciari.
Nostro ospite in "Popular" il cantante e musicista Andrea Parodi uno degli ospiti della serata, un cantante che nonostante le giovane età ha maturato una lunga esperienza musicale sia "On the road" che in studio; al musicista lombardo abbiamo chiesto cosa ha rappresentato Fanigliulo per lui e i suoi colleghi
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"I ragazzi di Stress - ci dice Parodi - hanno avuto una bellissima idea e questa serata in onore di Franco Fanigliulo, è stata concepita proprio per difendere un patrimonio musicale importante come quello che ci ha lasciato Franco, che spesso viene dimenticato; io sono relativamente giovane ed ho avuto modo di scoprire Fanigliulo grazie proprio a questa iniziativa di Arcola, cercando di trovare se possibile anche delle affinità tra lui e nomi come Rino Gaetano e Giorgio Gaber. Poi basta vedere le collaborazioni che Franco ebbe con tanti artisti importanti come Zucchero Vasco Rossi, Mauro Pagani e molti altri; fu un personaggio che nellambiente è rimesto amato; la sua discografia anche se non sempre facile ha lasciato comunque una traccia, quindi un artista che merita di essere riscoperto".
Il tuo nuovo disco "Soldati" esce in questi giorni a cinque anni dal precedente "Le piscine di Fecchio".
Alle registrazioni dellalbum hanno partecipato diversi ospiti: il produttore canadese Bocephus King, Claudio Lolli (duetto in Per non sentirsi soli), Luigi Grechi (fratello di Francesco De Gregori), la folksinger argentina Suni Paz (Tania la guerrigliera), le canadesi Good Be Tanyas (Rosa), i Gang, Jono Manson e molti altri. Il disco non è propriamente militante infatti il soldato di cui si parla nel disco è soltanto una metafora di tutte quelle persone costrette a vivere una vita, senza avere i mezzi per superare le difficoltà. Dal punto di vista strettamente musicale invece Soldati ricorda nel suono dischi come quelli di Tom Petty e Bruce Springsteen. Le tante collaborazioni sono arrivate in maniera del tutto naturale, durante le mie tournèe spesso spostandomi da una città all'altra come ad esempio con i Gang o Claudio Lolli, mentre Suni Paz lho scovata negli Stati Uniti dove si era ormai ritirata dalle scene, dopo aver condiviso il palco con personaggi del calibro di Bob Dylan ed insieme abbiamo fatto una cover" di una canzone che lei aveva composto 30 anni fa.
Giancarlo Bastianelli