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Tutto su "Eva contro Eva"

La Consoli presenta tutti i brani

09 Mag 2006 - 08:27

TUTTO SU EVA
Si parla, semplicemente, di un tradimento, ma è la scelta del nome Eva ad assumere un significato particolare, tanto da averlo ripreso nel titolo del disco. Secondo la religione cattolica, la colpa delle sofferenze che subiamo in questa nostra pur bellissima vita è di Eva, la prima donna. C'è una Eva in ogni canzone, ma il disco non è un concept sull'universo femminile bensì sull'intera comunità, anche gli Adami, del resto, pagano per quello che Eva ha combinato.

MARIA CATENA
Forse prima ero distratta, ma negli ultimi mesi mi è parso di riscontrare un'attenzione sempre più morbosa, soprattutto mediatica, sulla vita degli altri. La Maria Catena è ispirata a una persona esistente, una ragazza di provincia molto bella la cui vita è stata resa difficile dalle maldicenze generate dall'invidia. Dietro c'è anche una critica, non una novità per me, alle fobie e alle repressioni della religione cattolica.

LA DOLCE ATTESA
E' la storia enfatizzata e piuttosto amara di una gravidanza isterica, metafora del tema delle aspettative che il prossimo può caricare su di noi e dei relativi condizionamenti che esse possono creare a chi non è abbastanza forte per andare comunque avanti per la sua strada. Mi sono ispirata, come in altre occasioni, a Verga e Pirandello, e la voce di Rosa Balistreri in apertura è un ulteriore omaggio alla mia Sicilia.

SULLE RIVE DI MORFEO
Una storia d'amore che i due protagonisti vivono come Rome e Giulietta o, meglio ancora, come Winston e Julia di "1984" di Orwell. Anche questa è una metafora, un pretesto per affrontare una questione ben più ampia e complessa. Mai mi ero sentita, come cittadina, così controllata e schiacciata dal sistema. Siamo topi in gabbia, abbiamo permesso al Grande Fratello di addormentare la nostra coscienza.

IL PENDIO DELL'ABBANDONO
Ho scritto il testo senza aver visto prima il film di Faenza, sulla base della musica propostami da Goran Bregovic: sapevo solo che l'argomento, che non toccavo dai tempi de "L'ultimo bacio" e che mi è molto caro, era l'abbandono. Il pezzo non è naturalmente autobiografico, ma in generale sono molto colpita da certi "lasciarsi andare" senza decoro...una cosa che davvero non vorrei mai mi accadesse.

PREGHIERA IN GOLA
Un'altra vicenda di provincia, con protagonista una signora realmente esistita che negli anni '70 aspettava ancora notizie del figlio disperso durante la II Guerra Mondiale: una signora eccentrica, una specie di Contessa Miseria resa disperata non dalla vecchiaia ma dall'attesa vana. Ci sono affinità con "La dolce attesa": entrambe riguardano figli, oltre che speranze destinate a rivelarsi illusorie.

PICCOLO CESARE
E' l'allegoria del potere e dell'ingordigia di coloro che lo detengono. Il problema del leader della canzone è che è logorato dal senso di colpa per le atrocità commesse allo scopo di mantenere il proprio dominio e nonostante tutta la sua ricchezza non può comprare da Dio - al massimo dalla Chiesa, ma non basta - il sonno dei giusti. Altri leader che, al contrario, si credono unti dal Signore, dormono invece benissimo.

MADRE TERRA
Angelique Kidjo era venuta a trovarmi e, mentre suonavo la chitarra, ha cantato la strofa nella sua lingua, dedicata all'Africa che rappresenta l'origine, la Grande Madre...che anzi è proprio l'origine come la scienza ha dimostrato. Dato che qui in Sicilia ci sono gli stessi odori, abbiamo deciso di dichiarare assieme il nostro amore per questa nostra "origine comune".

SIGNOR TENTENNA
E' un altro tipico figlio della nostra società, un uomo ambizioso che vive una competitività continua con gli altri e con se stesso ma che non è in grado di prendere decisioni. Ha smanie di grandezza che superano le sue potenzialità e per questo è frustrato, e tutto per colpa di questa legge non scritta che ci spinge a non godere di ciò che siamo e a cercare di essere "altro" per adeguarsi al canone del cosiddetto vincente.

IL SORRISO DI ATLANTIDE
E' il naturale epilogo del disco. Credo di avere un grande sogno che si può riassumere nell'immagine di Atlantide, in parte vista come la città utopica e il luogo ideale: una bellezza che ama nascondersi, perché per come la vedo io per raggiungere il vero nelle cose ci vuole fatica. Una verità alla quale oggi come oggi è ancora più difficile giungere, perché è nascosta sotto coltri e coltri di informazioni e codici contraddittori.

EVA CONTRO EVA, MUSICA PRONTA A STUPIRE
Eva contro Eva lascerà di stucco anche i fedelissimi della "cantantessa". Come ci ha spiegato Massimo Roccaforte (membro della band dal 1990 e uno dei produttori artistici del disco), "abbiamo fatto una ricerca approfondita sulla nostra tradizione musicale mediterranea. Spesso attingiamo dall'estero e dimentichiamo che invece abbiamo a portata di mano innumerevoli spunti e idee". C'è il pericolo che il pubblico di Carmen possa rimaner deluso? "Non credo proprio - ha detto Massimo -. L'evoluzione di un'artista è un processo naturale. E' vero che siamo passati dal rock alla dimensione acustica. Ma anche i grandi della musica come i Beatles hanno poi cambiato il loro stile". Le chitarre elettriche hanno lasciato spazio a mandolini, flauto, tromba e filicorno, oboe, fagotto, violoncello, l'arpa celtica, banjo e bouzuki.

Andrea Conti