Il nuovo film nelle sale da venerdì
Luigi (Fabrizio Bentivoglio), un professore di filosofia, ritorna nel paese della Puglia, dal quale era stato allontanato adolescente dopo una violenta ribellione al padre-tiranno. Così inizia "La terra" il nuovo film diretto e interpretato da Sergio Rubini (nei panni di un usuraio). Claudia Gerini interpreta Laura, che non riconoscerà più il marito Luigi dopo il soggiorno "movimentato" in Puglia.
Il professore si ritrova coinvolto nella torbida atmosfera di un mondo che credeva di essersi lasciato alle spalle per sempre. Nel paese riallaccia i rapporti con i fratelli Michele (Emilio Solfrizzi), mediocre affarista, Mario, (Paolo Briguglia), eterno studente impegnato nel volontariato, e con il fratellastro Aldo (Massimo Venturiello), violento e donnaiolo come il padre. Tra i quattro riemergono rancori mai sopiti e vecchie ferite che il tempo non ha rimarginato mentre tutti i fratelli in modi diversi sembrano invischiati nella rete con la quale Tonino (Sergio Rubini), sordido usuraio e boss emergente, avvolge l'intero paese.
Di fronte ai fatti che lo travolgono, il professore sentirà vacillare irrimediabilmente il suo senso di giustizia: il soggiorno su quella terra comporterà una definitiva resa dei conti con la famiglia, con la compagna della sua vita e con se stesso. "Il viaggio a ritroso intrapreso nella memoria, nella cultura della mia terra d'origine pensavo fosse finito. Ma sbagliavo", ha detto il regista.
"Ripenso ad un famoso mnemonista che usava una tecnica molto personale: - ha spiegato Rubini che ha già ambientato il suo "L'anima gemella" sempre in Puglia - disponeva le parole dei testi da memorizzare lungo la strada che conduceva a casa. Quella strada era l'unica cosa che ricordasse veramente, ogni minimo dettaglio di quel tragitto era scolpito a fuoco nella sua mente".
"Così su una panchina collocava una parola - ha continuato - su un ciottolo un'altra, su quel gradino un'altra ancora. E poi sotto quel lampione, accanto a quel ciuffo d'erba. Io pure mi ritrovo a disporre le mie storie lungo le strade da cui provengo su cui, come se si trattassero di un teatrino, con più facilità riesco a far muovere personaggi e situazioni e, mi sembra, dare loro vita e senso. Poi i film finiscono e puntualmente mi ritrovo a pensare che se mai ne dovessi fare un altro certamente quello lo girerei a Stoccolma".
In occasione della distribuzione del film di Sergio Rubini "La terra" in tutte la sale italiane, sabato 25 febbraio a Mesagne, città dove la pellicola è stata in gran parte girata, si riunirà il cast per presentare ufficialmente la pellicola. "La Terra", prodotto da Domenico Procacci per "Fandango" in collaborazione con Medusa Film e Sky è stato interamente girato l'estate scorsa in Puglia, a Mesagne con alcune scene ambientate a Nardò (Lecce) e a Francavilla Fontana (Brindisi).
La Gerini è protagonista anche di altre tre produzioni importanti: "La sconosciuta" il nuovo film di Giuseppe Tornatore (che dovrebbe uscire nella sale in autunno), "Viaggio segreto" diretto da Roberto Angiò (uscita prevista metà marzo) ed infine l'impegno in televisione su Canale 5 con le sei puntate di "48 ore" di Eros Puglielli in onda prossimamente.
Rubini oltre ad essere attore ha diretto altri film. "La Stazione" del 1990 è l'opera prima con cui si è aggiudicato il David di Donatello, il Nastro d'argento e il Premio FIPRESCI alla Mostra del Cinema di Venezia. Seguono "La bionda" (1992), "Prestazione straordinaria" (1994), "Il viaggio della sposa" (1997), "Tutto l'amore che c'è" (2000), "L'anima gemella" (2002), "L'amore ritorna" (2004).