Così Fossati sul nuovo cd "Arcangelo"
Ivano Fossati torna con il nuovo disco di inediti "L'arcangelo", in uscita il 3 febbraio. Un album in parte impegnato e in parte ironico con brani dedicati a temi importanti sui quali Fossati invita a riflettere. A partire dalle dissennate politiche di guerra ('Ho sognato una strada'), all'immigrazione ('L'arcangelo') fino all'omosessualità ('Eddy'). Il cantautore mette subito le mani avanti: "Non è un disco schierato".
Le sue canzoni, tiene a precisare Fossati, rispondono semplicemente all'esigenza di chi, come lui, osserva e riflette sulla realtà. Il brano "Cara democrazia" è un'esortazione civile a pensare che termini come libertà e democrazia "sono stati svuotati di significato. In molti paesi occidentali c'è molta gente preoccupata per questo. Ma sono ottimista, siamo ampiamente in tempo per recuperare. Mi hanno insegnato che la democrazia è un sistema imperfetto, ma preciso. Come molti mi ci sono affezionato e vorrei che la sua struttura fosse mantenuta integra".
Ma il suo orizzonte non è riferito all'Italia in particolare. "Certi mali riguardano l'Occidente. Da 10 anni non riesco più a guardare il salotto di casa, la politica italiana. Per questo sono canzoni che non vogliono essere schierate". E infatti, a chi chiede se la politica lo abbia chiamato di nuovo dopo 'Canzone popolare', scelta dall'Ulivo per la vittoriosa campagna elettorale del '96, dice: "No, nessuno. E' accaduto una volta, ha funzionato tutto bene ma non posso abbonarmi a questo ruolo. Faccio un altro mestiere".
Nel suo 22esimo album affronta per la prima volta il tema dell'omosessualità ('Denny'): "Non volevo marchiare l'amore 'diverso', volevo che fosse semplicemente una canzone d'amore, lasciando intravedere piccolissimi spiragli riconoscibili da chi vuole. Non è detto che ci sia riuscito". Certamente è riuscito nel suo intento, in 'L'amore fa', scritta a rovescio. Una canzone sulla "fiducia nell'amore come auto-insegnamento. E' importante comprendere il perdono e che questo si possa imparare attraverso l'amore, non solo di coppia". Un percorso "lento e difficile. La canzone può dire veramente poco su questo, ma il suo ruolo è aprire piccole finestre dalle quali intravedere un frammento sulle cose".
L'altro brano "La Cinese" nasce "da quanto trovo buffa e tragicomica la cronaca delle finanze. Parla di un trafficone che teme il mercato orientale, non lo capisce. Mi fa sorridere chi teme le invasioni, i mercati. Uno dei buoni rimedi e' viaggiare molto". "Il Battito" invece è contro la cultura della superficialità, "dell'esigenza di sintesi estrema che sconfina nella cialtroneria" ("Costruiremo una cultura rapida ed estetica/voglio una cultura davvero inapparente").