Insorgono le comunità per tossicomani
Non si è fatta attendere la replica alle dichiarazioni di Robbie Williams sui suoi trascorsi da "tossico". "Le droghe mi piacevano e avrei continuato a farne uso - ha rivelato la popstar in un'intervista - ma mi facevano ingrassare e ci ho dato un taglio". Prevedibile la reazione "furiosa" di comunità e associazioni per il recupero dei tossicodipendenti. "Williams trascura rischi e pericoli delle droghe" dice il portavoce di DrugScope.
"I momenti più belli della mia vita sono quelli che ho trascorso sotto l'effetto di cocaina, ecstasy e alcool - ha raccontato Robbie - Ho dovuto smettere perchè ero diventato largo come un hangar". E' questa l'affermazione che ha fatto più infuriare gli operatori sociali. Martin Barnes, direttore dell'associazione DrugScope ha immediatamente replicato: "Le tattiche terrorizzanti sull'uso di droghe funzionano molto di rado, ma qui Williams passa all'estremo opposto e sottovaluta i pericoli e i danni sdella tossicodipendenza".
Poi Barnes affonda la lama e con ironia dice: "Certo... l'esperienza di alcool e droghe, fatta da un cantante multimiliardario, che non si muove senza il suo piccolo esercito di manager e consiglieri non può che essere diversa da quella fatta da migliaia di ragazzi qualunque". E conclude: "Le droghe sono molto nocive e i rischi che comportano sono molto più gravi di qualche chilo di troppo".
L'intervista radiofonica in questione verrà trasmessa dall'emittente britannica Real Radio, proprio il giorno di Natale. La popstar, oltre a ricordare con nostalgia il suo passato da tossico, ha anche rivelato di avere un sogno. "Vorrei tornare ad essere una persona qualunque per pochi giorni - ha detto Robbie - Andrei a Stoke-on-Trent a mangiare un kebab e passerei il pomeriggio a guardare la mia squadra di calcio, il Port Vale". E ancora: "Mi piacerebbe tornare nella mia città, andare al pub con gli amici, ubriacarmi e finire la serata a cantare canzoni alla stazione dei treni".