spettacolo

Nuti: "Mi faccio di vino"

Semi-ubriaco a una conferenza stampa

22 Giu 2004 - 15:52

Nuovo episodio tristissimo per il regista toscano che si è presentato a una conferenza stampa fuori di sé per i postumi di una sbornia. Francesco Nuti, da anni dipendente dall'alcol, doveva illustrare a Roma con il presidente dei Verdi Pecoraro Scanio la sua proposta di legge a sostegno del cinema italiano. Ma, giunto in ritardo, non è quasi riuscito a parlare.  "Io mi faccio di vino", ha biascicato l'attore fra il dispiacere dei presenti.

Bandana blu e occhiali neri, l'autore di "Io Chiara e lo Scuro" non ce l'ha fatta a illustrare nel dettaglio la proposta. "L'Italia è stata invasa dalle major, dobbiamo difenderci dal loro monopolio", è riuscito a dire Nuti che poi ha affrontato il problema della propria dipendenza e della depressione che, evidentemente, non lo ha ancora abbandonato: "Avete in mente - ha detto il comico quando gli sono state rivolte domande sul nuovo film che ha in preparazione - Jim Morrison, Jimmi Hendrix, e il grande Ray Charles che era cieco e si riempiva di droga? Ecco, io invece 'mi faccio' di vino". Parole dolorose, che lasciano l'amaro in bocca a tutti coloro che avevano sperato in una ripresa del regista, che negli anni '80 fu campione di incassi con film come "Tutta colpa del paradiso" e "Caruso Paskowski". 

"Sono stato ministro dell'agricoltura e quindi mi sono occupato anche di vino", ha cercato di sostenerlo Pecoraro Scanio, ma con scarsi risultati. Nuti, che avrebbe dovuto presentare il suo nuovo film "Solo quando potro' cullare un bambino", ha invece detto di voler lasciare il cinema, accennando soltanto in modo confuso alla proposta di legge, il cui obiettivo sarebbe limitare lo strapotere delle Major, soprattutto americane, garantire la libera concorrenza nella distribuzione e sostenere i giovani talenti. "Una grande società di distribuzione - ha detto Nuti - dopo aver distribuito nelle sale 500 copie di un solo film, deve essere costretta dalla legge a distribuire almeno altri 4 film di giovani registi".

Quindi l'autore di "Donne con le gonne" si è rivolto direttamente al leader dei Verdi, definendolo "una persona molto corretta" e "un grande amico"; poi ha lasciato la conferenza stampa nell'imbarazzo generale. "Vi assicuro che io l'ho sempre visto perfettamente lucido", ha assicurato il leader dei Verdi.

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