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Nathalie: "Non chiamatemi timida"

La vincitrice della quarta edizione di X Factor pubblica il nuovo disco "Anima di vento"

Nathalie:
marta-petrucci

Si intitola "Anima di vento" il nuovo album d'inediti di Nathalie che segna il ritorno sulle scene della cantautrice rock, a due anni di distanza dall'ultimo lavoro "Vivo Sospesa" e a tre dalla vittoria di "X Factor 4".

Il disco contiene undici inediti tra cui il primo singolo "Sogno d'estate", in duetto con Raf. "Sono cresciuta e X Factor e Sanremo per una timida come me sono stati un piccolo shock, ma sicuramente positivi!", dice la cantante.

Quante cose sono cambiate dalla vittoria di X Factor a oggi?
X Factor è stata un'esperienza umana e artistica molto intensa e mi ha dato la preziosa possibilità di condividere la mia musica con un pubblico più vasto. A livello personale è stata sicuramente una rivoluzione interiore molto forte, anche se fortunatamente ho potuto contare sulle persone a me più vicine e sulla mia gavetta nei locali romani che mi ha dato radici forti ed equilibrio anche nelle situazioni più "importanti" ed emozionanti, come a Sanremo...

Come mai hai intitolato il cd Anima di vento?
"Anima di vento" è anche il titolo di uno dei brani, ed è quello che secondo me racchiude il significato e il concept dell'intero album... Nel testo parlo di "vedere un metro più in là", cioè l'essere "visionari", immaginando, vedendo ciò che ancora non esiste ma esisterà, e dell'essere coscienti sia della propria fragilità che della propria bellezza e potenzialità. E' un album in cui viaggio tra sentimenti a volte puri, a volte torbidi, per prenderne coscienza, superarli ed elaborarli.

Quando hai iniziato a lavorare per questo album qual era il messaggio che volevi far arrivare al pubblico?
Nel periodo in cui sono iniziate a nascere le nuove canzoni avevo bisogno di fare un punto della situazione, dopo tanti cambiamenti nella mia vita, e di ritrovare un nuovo equilibrio personale e musicale... L'intenzione era di creare un album che racchiudesse sia il mio lato riflessivo, delicato e intimistico, sia il mio lato più rock, grintoso e concreto. La fase di scrittura e composizione è stata in alcuni casi piuttosto travagliata, anche perché il mio modo di scrivere canzoni doveva aggiornarsi al mio presente. La creazione di "Anima di vento" è stata una continua presa di coscienza, ogni brano per me è come una sorta di "rituale di passaggio" che mi permette di elaborare positivamente le mie esperienze e le mie riflessioni... in particolare all'interno di questo album il brano "L'orizzonte" rappresenta il passaggio dal pensiero all'azione concreta, dalla confusione alla lucidità.

Com'è nato l'incontro con Raf prima con Numeri e poi con Sogno d'estate?

Raf circa 2 anni fa cercava una voce femminile per il suo brano "Numeri" e mi ha chiamato. E' stata una splendida esperienza sia dal punto di vista artistico che umano, e da lì siamo rimasti in contatto. Più recentemente ho pensato che "Sogno d'estate" sarebbe stata perfetta cantata insieme a lui, mi piaceva molto l'idea di poter ricambiare la sua "ospitalità artistica". Inoltre ha collaborato alla scrittura del testo, dando un ulteriore valore aggiunto al brano!

Nel disco ci sono anche due collaborazioni con Toni Childs (La verità) e Franco Battiato (L'essenza). Come sei riuscita a concretizzarle?

Toni Childs è un'artista di grandissima sensibilità e spessore, dalla voce profondamente evocativa. Tramite il mio manager abbiamo provato a contattarla proponendole di collaborare ne "La verità". La canzone le è piaciuta e lei carinamente ha accettato, cantando e scrivendo il testo dell'introduzione del pezzo. Con Franco Battiato eravamo rimasti in contatto da quando ho suonato 2 anni fa in apertura di alcuni suoi concerti e nell'ultimo anno gli ho fatto ascoltare alcuni miei brani ancora in preproduzione, perché ci tenevo ad avere una sua opinione. Lui è stato molto disponibile e carinissimo, il momento più bello è stato quando ha accettato di collaborare ne "L'essenza", non ci potevo quasi creder! Cantare con lui era un mio sogno, inoltre ha suonato vari synth nel brano e in generale mi ha dato preziosi consigli sulla scrittura e sulla composizione per me tutto questo è un dono grandissimo!

Cosa hai imparato dall'esperienza sanremese con Vivo sospesa?

Sanremo è stato uno splendido caos, sicuramente un'esperienza elettrizzante, a tratti un po' stressante, ma davvero un'emozione incredibile. Mi piacerebbe molto tornarci, chissà magari con qualcosa di più rock?!

C'è un tour nei progetti futuri?

Si, stiamo lavorando con la band sui prossimi concerti. Non potrei fare a meno del live, il palco è la mia seconda casa, non vedo l'ora!