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Rocco Hunt: "Sono il poeta urbano del Sud!"

Il rapper a soli 18 anni firma con la major Sony e pubblica un album ricco di collaborazioni

Ufficio stampa

E' l'ultimo arrivato nel panorama del rap italiano. Il 18enne di Salerno Rocco Hunt, dopo aver conquistato la Rete con milioni di visualizzazioni per i suoi video, ha pubblicato il disco "Poeta urbano". "Sono un poeta urbano che descrive le vicissitudini di un ragazzo di periferia. E poi il titolo è una simpatica continuazione al nome del mio scorso lavoro, il mio Spiraglio di Periferia mi ha reso un Poeta Urbano", dice a Tgcom24.

Perché ti presenti come "la Gemma del Sud non come il cesso stonato"?
'Gemma del Sud' è una ragazza che qualche anno fa diventò celebre grazie ai propri videoclip caricati su YouTube. Tali video vedevano lei vestita con abbigliamenti strani, tentare invano di intonare canzoni nonostante le doti canore discrete e l'appeal decisamente infelice. Ho ironizzato sul nome di questo fenomeno per chiudere la rima, tutto qui! (ride, ndr)

Che consigli ti hanno dato Clementino ed Ensi che duettano con te nel disco?

Sicuramente Clementino mi ha consigliato tante bellissime cose, lui ha molta esperienza e quindi sono felice di sapere come la pensa su alcuni aspetti. Mi ha consigliato di rimanere coi piedi a terra e di continuare come sto facendo, per me è un fratello più grande. Ensi è uno dei miei rapper preferiti, fare una traccia con lui è stata una forte soddisfazione, è stato uno dei primi rapper a supportarmi e mi consigliò di continuare come stavo facendo. Ci ha visto lungo!

Vieni da Salerno, quanto il tuo ambiente ha influito sui tuoi testi?
Tantissimo. Credo che qualsiasi ragazzo Campano o meglio del Sud abbia tantissimo da dire a riguardo. Il mio percorso è stato facilitato dal fatto che quando scrivo un testo posso dire tante cose. Viviamo in un clima strano noi del Sud, la gente cammina distratta per strada perché ha tanti pensieri, ci stanno facendo passare la voglia di tutto, io invece cerco di trasmettere ancora speranza nei testi.

Perché hai deciso di chiamarti proprio Rocco Hunt?
Perchè nel mondo Hip-Hop ho iniziato prima coi graffiti, e quindi la mia 'Tag' era Hunt. Decisi di iniziare a fare rap e presi il nome di "Hunt Mc" poi col tempo ho messo me stesso e la mia vita nelle canzoni e quindi ho aggiunto il mio vero nome alla tag.

Hai tenuto un Corso di rap al carcere minorile di Airola, cosa ti ha insegnato questa esperienza?
Un'esperienza unica nel genere. La dott.ressa Rosa Vieni educatrice del carcere mi propose di fare un nuovo progetto per i detenuti che consisteva nell'impartire lezioni di Rap e di formare uno spettacolo finale nel Teatro del Carcere. E' andata benissimo, io ed altri collaboratori; Fabio, Armando, Fabio Mef e Lucariello, siamo stati fieri di avere a che fare con dei ragazzi che avevano bisogno di aiuto e di sfoghi. Sono cresciuto molto grazie a questo progetto, i ragazzi del carcere saranno per sempre nel mio cuore!

Che ne pensi del fenomeno di Moreno?

Sono contentissimo per il suo successo, è un bravo ragazzo. Chi avrebbe preferito continuare a fare il parrucchiere dinnanzi a questa opportunità?