TRAVOLGENTE GIULIA DI AMICI

"Frankenstein Jr" divertente e (troppo) perfetto

La Compagnia della Rancia fa centro, ottimi Ingrassia e Ottonello ma manca un po' di calore

18 Gen 2013 - 18:25
 © Pinna Alessandro

© Pinna Alessandro

Prosegue il tour del musical "Frankenstein Junior" della Compagnia della Rancia, in scena fino al 27 gennaio al Teatro della Luna di Assago (MI). Buona produzione, costumi impeccabili e ottimi gli attori Giampiero Ingrassia (Frankenstein) e la vincitrice di "Amici 2" Giulia Ottonello. Tutto però risulta un po' troppo perfetto e quel che manca alla fine è un po' di calore. Rimane comunque tra i (pochi) show musicali dignitosi in scena in Italia.

La regia di Saverio Marconi (con la regia associata di Marco Iacomelli) ha creato un ottimo gruppo di lavoro in cui ogni battuta è perfettamente incastrata all'altra, sottolineando le capacità interpretative di ogni attore. Insomma tutto il cast si basa sulle spalle di un regista di esperienza consolidata e i risultati si vedono e di questi tempi, in cui regna l'approssimazione, non è poco.

Oltre a Ingrassia e alla Ottonello (in stato di grazia recitativa e vocale) un plauso speciale a Mauro Simone (già visto in "Grease", "Pinocchio il grande musical" e alla regia di "Tre metri sopra il cielo") nei panni del servo fedele Igor. La sua nuova interpretazione è riuscita a non far rimpiangere quella celeberrima dell'attore Marty Feldman nel film girato nel 1975 da Mel Brooks. "Frankenstein Junior" è una parodia di "Frankenstein" di J. Whale e delle pellicole dedicate alla creatura della scrittrice Mary Shelley. La scenografia è curata nei minimi dettagli con riproduzione del bianco e nero con tonalità colorate che si alternano secondo i momenti musicali sparsi in tutto lo show lungo due ore abbondanti.

Il musical "Frankenstein Junior" si pone con "Priscilla, regina del deserto" tra i migliori musical in scena in Italia perché offre al pubblico non solo la professionalità consolidata di tutto il team ma anche una gioia per le orecchie e gli occhi. Unico piccolo neo da sottolineare, la sensazione che gli ingranaggi dei due atti così perfetti e rodati risultino a volte un po' "freddi".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri