Nella sua autobiografia il cane di "The Artist" svela il terribile delitto
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"Non sono fiero di aver ucciso un gatto. Se almeno fosse stato uno scoiattolo, o una zebra, almeno avrei avuto qualcosa per cui vantarmi". Con queste parole Uggie - il famoso Jack Russel di "The Artist" - ammette nella sua autobiografia l'atroce delitto, commesso quando era solo un cucciolo di pochi mesi. Un gesto che ha pagato a caro prezzo, visto che dopo l'episodio i suoi vecchi padroni hanno deciso di darlo via.
"I miei vecchi umani hanno deciso di darmi via, tutto questo solo perchè avevo liberato il mondo da un gatto fastidioso - ha continuato il quattrozampe nella sua autobiografia Uggie - My Story - Non solo massacrano uccellini, topi e qualunque altra creatura indifesa che possa capitare sotto i loro artigli; ma prima la torturano, sbattendola con le zampe per vedere quanto può sopravvivere".
Ma veniamo al fattaccio. Uggie, durante un barbecue, era sgattaiolato sotto la siepe di un vicino quando si trovò muso a muso con il gatto. "Prima di poter abbaiare per la sorpresa qualcosa mi graffiò e mi morse, affondando i denti nel mio collo - ricorda Uggie - A quel punto mi lanciai contro di lui e serrai le mandibole su quella che credevo fosse la gola. Quando però lasciai la mia preda a terra vidi, con mio grande stupore, che non avevo ucciso la creatura che mi aveva attaccato ma uno dei suoi piccoli".
Un rimorso che il Jack Russell si porterà dietro per tutta la vita, così come i suoi padroni che - in seguito a quell'episodio - lo abbandonarono, dicendo così per sempre addio ad un futuro divo di Hollywood.