La situazione politica del Pd e gli intraganti parallelismi con il nuovo episodio della saga di 007
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"Perché non rimanere morto? Si vergogna ad ammettere che perdecolpi?". Anche James Bond rischia di essere rottamato. Sarà un caso,certo, ma nell'anno in cui il mantra di Matteo Renzi spopola sugiornali e tv, 007 è pronto a fare la fine di D'Alema. Tutta colpa delnuovo direttore dell'Intellingence Mallory (Ralph Fiennes) che, in uncolpo solo, vuole sostituire lo storico agente secreto e il capodell'MI6 (i servizi segreti britannici) M.
Svecchiare per far spazio ai giovani. Nel caso di M, il pretesto è una fuga di notizie. "L'occasione migliore per andare in pensione e lasciare ad altri il suo posto". "No, porterò a termine il mio lavoro", dice piccata lei. Nel caso di 007, una missione non finita proprio secondo tradizione. "Sicuro di farcela, Mr. Bond? Sembra un po' arrugginito. Ci sono sempre le nuove leve ...". Il governo inglese non fa sconti a nessuno. Nemmeno alle vecchie glorie. E'un passaggio necessario verso la modernità. E in Skyfall, vecchio e nuovo si fronteggiano. Il giovane nerd Q, addetto alle armi, ridacchia quando Bond gli chiede dove siano finiti i suoi brufoli. "Non si preoccupi della mia epidermide. In pigiama, dal mio computer di casa posso fare più danni di quelli che lei farebbe in un anno sul campo", risponde a tono.
Ma tra passi falsi e ingenuità, il 23esimo episodio della serie non è certo uno spot alla causa renziana. Anzi. Arma fatale a favoredella vecchia guardia pronta a dimostrare come gallina vecchia faccia sempre buon brodo, come l'esperienza valga più di mille nuove idee, come essere giovani non significhi per forza essere innovatori. Ma D'Alema non è Bond, la Bindi non è M e, le primarie del Pd non sono un film. Fortunatamente. Rottamare, o meglio, minacciare la rottamazione, in Skyfall, è solo un pretesto per rafforzare chi ha già potere. E il cerchio si chiude. Perché, dopotutto, non c'è nessuno più conservatore di 007.