NUOVA STELLA DELLA SCALA

Coviello: "Davanti a Bolle divento timido"

La Scala punta sul ballerino che debutta in "Onegin" con tre cast nei ruoli principali

05 Set 2012 - 13:06
 © Brescia Amisano Teatro alla Scala

© Brescia Amisano Teatro alla Scala

La Scala riapre la stagione con "Onegin" dal 7 al 18 settembre. Tre i cast che si alternano: l'étoile Roberto Bolle con Maria Eichwald, Petra Conti con Eris Nezha, Thiago Soares con Emanuela Montanari. Tra le novità il 20enne Claudio Coviello nel ruolo di Lenskij. Amato dai colleghi che lo ritraggono come persona umile ma anche dal direttore Vaziev che punta su di lui. Claudio è anche timido e quando vede Bolle...

Il ballerino ha ricevuto il Premio Danza & Danza come miglior artista emergente per la scorsa stagione ed era presente nel cast di "Giselle", balletto portato in tournée in Brasile dove ha danzato nel ruolo di Albrecht a San Paolo e Rio.

Sei rimasto sorpreso dalla scelta del direttore del ballo Makhar Vaziev di farti "debuttare" in "Onegin"?
Più che sorpreso sono stato molto contento di questa sua decisione artistica. Non nascondo il fatto che il direttore mi sta dando grandi opportunità, nonostante ciò non do mai nulla per scontato.

Quali sono le difficoltà tecniche ed interpretative di Lenskij?
Nel lavoro di interpretazione. Essendo un giovane poeta deve essere in un primo momento fresco e innamorato, quasi ingenuo, mentre con lo svilupparsi della storia si dimostra impulsivo e sofferente di fronte alle sue scelte ma soprattutto alla morte. Le difficoltà tecniche principali si concentrano nel rendere fluidi i movimenti ed avere un cosciente controllo del proprio corpo.

Hai visto le prove con Boll, 'rubando' qualcosa dalla sua esperienza?
Certamente ho visto le prove con Bolle. Dai grandi artisti si cerca sempre di "rubare" dalla loro esperienza. Io stimo tantissimo Bolle ed è sempre stato tra i miei punti di riferimento. Ogni volta che mi è stato assegnato un ruolo ho sempre studiato guardando video di grandi artisti, in primis i suoi video.

Che consigli ti ha dato Roberto?

Purtroppo non ho avuto occasione di parlare con Bolle del balletto, essendo io molto timido faccio difficoltà a parlare tranquillamente con lui, nonostante sia veramente una persona alla mano. Mi piacerebbe potergli parlare di più perché potrebbe darmi consigli e potrebbe darmi tanto dalle sue esperienze, ma essendo un mio idolo faccio fatica ad avere una certa confidenza e questo riconosco che sia un vero peccato.

E' vero che hai iniziato a ballare nei villaggi turistici a 5 anni?

Sì. ho iniziato a ballare all'età di 5 anni al rientro a casa dalle vacanze estive: in spiaggia mi cimentavo nei balli di gruppo e da li mi accorsi che c'era qualcosa nella musica e nel movimento che mi incuriosivano e chiesi ai miei genitori di iscrivermi ad una scuola di danza. Di quel periodo ricordo poco ma ricordo sicuramente che iniziai con la danza moderna perchè la danza classica mi "annoiava".

Com'è nato l'amore per la danza classica?

L'amore vero e proprio per la danza classica è iniziato all'età di 10 anni, da quando ho iniziato a frequentare la scuola di danza del Teatro dell'Opera di Roma. Prima che iniziassi gli studi a Roma davo molta più importanza alla danza moderna, essendo molto piccolo non ero a conoscenza di molti aspetti della danza classica che poi mi hanno fatto cambiare decisamente idea.

Cosa hai imparato da Carla Fracci e dall'esperienza all'Opera di Roma?

Dall'esperienza con il Teatro dell'Opera e con Carla Fracci, quindi dagli anni della scuola, ho imparato tanto. Mi hanno insegnato innanzitutto la disciplina, la costanza e la tenacia che sono tre valori fondamentali per un ballerino e poi che la danza classica é un vero e proprio stile di vita. 

Hai ricevuto l'offerta della borsa di studio al Boston Ballet. Come mai hai dirottato la scelta sulla Scala?

Ho deciso di rimanere in Italia perché la Scala è stata sempre tra i miei sogni. Al Boston Ballet avevo vinto una borsa di studio per l'anno di perfezionamento della scuola di danza mentre io volevo iniziare subito a lavorare. 

Come mai il tuo sogno è ballere Romeo nella versione MacMillan?

Romeo è uno tra i miei ruoli preferiti. Preferisco forse la versione di MacMillan ma è il ruolo in sé per sé che mi affascina. Amo il personaggio, le musiche, la passione e la storia di questo amore struggente e impossibile. E' tutto questo, nel complesso, che mi porta ad amare questo balletto.

INFORMAZIONI Onegin Coreografia John Cranko Roberto Bolle (7, 10, 12, 15 settembre) Artisti ospiti Maria Eichwald (7, 10, 12, 15 settembre) Thiago Soares (17, 18 settembre) Claudio Coviello (11, 13 e 14 settembre) Biglietti da 115 a 10 euro Infotel 02/72003744

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