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Fibra incorona Clementino e nasce Rapstar

Esce il 31 gennaio "Non è gratis" nato dallʼincontro tra i due rapper

Ufficio stampa

Fabri Fibra incontra una delle star italiane del freestyle: Clementino.

Nasce così il progetto discografico di Rapstar, quattordici canzoni che virano verso un "rap futuristico". Un incastro di rime, beat e metriche. L'album che esce il 31 gennaio si intitola "Non è gratis": "Un manifesto che parla di gavetta, sudore e sacrifici. Il rap è la bocca della verità non puoi imbriogliare, anche se sei raccomandato", dice a Tgcom24 Clementino.

"Conoscevo Fibra da un po' di tempo, lo ascoltavo in radio e lo vedevo in televisione - racconta Clementino -. Una sera è venuto a Bagnoli, a Napoli, per il suo tour. Dopo il concerto sono andato a salutarlo dietro le quinte e la cosa che mi ha colpito è stata che ha avuto un atteggiamento entusiasta nei miei confronti, come se mi conoscesse da sempre e mi ha riempito di complimenti. E' un ragazzo ricco di energia, non era neanche stanco dopo il concerto. Ci siamo scambiati i contatti e dopo qualche giorno mi è arrivata la mail di Fabri Fibra con del materiale su cui lavorare assieme, ed ecco come sono nate le quattordici canzoni del disco".

Perché Rapstar?
Semplice. Fabri è il re del rap in mainstream mentre io sono conosciuto nell'underground e ho anche vinto parecchi concorsi di freestyle. Mettendoci assieme non potevamo che chiamarci Rapstar!

Vieni da Napoli, quanto la cultura di quella città ti ha influenzato?
Moltissimo. La mia terra ha le eccellenze nel teatro, nel cinema ma anche nella canzone popolare e melodica. Però devo anche dire una cosa, ho nel sangue il calore di Napoli ma non canto un rap incazzato o di denuncia. Sono per il confronto tra il Nord e il Sud. Per questo sono felicissimo che Fabri mi abbia chiamato. Ho avuto modo di apprezzare Milano e lavorare con lui. In realtà Fabri poi è un 'uomo venuto dal mare' perché di Senigallia, in questo ci siamo ritrovati molto.

Un rap aperto al confronto? Non sembra in linea con la tradizione americana...
Beh infatti sono dell'opinione che noi abbiamo una bellissima realtà rap, ma lo vedi anche negli atteggiamenti che siamo diversi loro arrivano tutti spacconi e dicono 'YoYo Brother!' (ride, ndr).

Cosa ti ha colpito di Fabri?
La sua professionalità. Lui è metodico, preciso, super preparato. Sono entrato in contatto con una realtà nuova e ho imparato moltissime cose.

Tra le canzoni si parla anche della fatica, della gavetta per diventare rapper...

Verissimo. 'Non è gratis' ad esempio ne è il manifesto. Ho 29 anni e ho fatto di tutto, ho dormito sulle panchine, mi sono fatto offrire la pizza e ovviamente cercavo di cantare ovunque. Sono stati anni di sudore e sacrifici e poi è arrivato l'incontro con Fabri Fibra e il suo team.

Una logica lontana dai talent show?
Direi proprio di sì. Anche perché nel rap non puoi imbrogliare, non c'è raccomandato che tenga. Se non lo sai fare si vede subito. Il rap è la bocca della verità.

In "Chimica Brother" rappate "quando rappo non penso alla figa ma mentivo", cosa hai da dichiarare in merito?
La canta Fibra e per quel che mi riguarda dico solo 'no comment' (ride, ndr).

E' appena uscito l'album di un tuo collega, Emis Killa. Cosa ne pensi di lui?
Lo conosco benissimo, sono stato in giuria ai concorsi di freestyle dove ha partecipato e vinto. E' forte, ha talento e secondo me è bravissimo nello storytelling.

Clementino ha deciso di regalare un brano a tutti i fan tratto dal disco "Non è gratis": “La prova vivente”. Tutte le info sulla pagina Facebook ufficiale: Clicca qui.