La band torna dopo dieci anni di silenzio con il nuovo album "Cattivi guagliuni"
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"Cattivi guagliuni" è l'album del ritorno sulle scene dei 99Posse dopo dieci anni, dal 25 ottobre sarà in tutti i negozi grazie alla distribuzione indipendente di Artist First. Si parla di attivismo ("Mo' basta", "Penso che non me ne andrò"), dell'Italia di oggi ("Italia Spa", "Vilipendio") e della vita ("Morire tutti i giorni") ma non manca il consueto humor dei 99 Posse, in gran spolvero in "Tarantelle pe' campà" (con Caparezza).
Sono stati anni complicati, per il mondo intero e naturalmente pure per la band napoletana, dichiarata ufficialmente sciolta nel 2005 e riformatasi nel 2009, anche sull'onda del successo del tour di reunion per il ventennale. In questo arco di tempo i vari componenti del gruppo hanno continuato a produrre musica e idee – Marco Messina con vari progetti e produzioni, tra cui Resina insieme ai Retina.it e Nous con Meg, Massimo Jovine impegnato col fratello Valerio nell'omonima band, ‘O Zulù impegnato nel progetto "Al Mukawama" – ma nulla a nome 99 Posse.
Le tematiche che ruotano attorno al nuovo disco sono: l'ingiustizia, la repressione la libertà; temi che sono forse persino più attuali oggi di allora e certamente più urgenti.
Si va dall'r'n'b con un filo di reggae della title-track "Confusione totale" e "Penso che non me ne andrò" fino all'Hardcore Punk di "La Paranza di San Precario". Con alcuni punti fermi, innanzitutto il Raggamuffin ("Canto pe' dispietto", "Tarantelle pe' campa'") e l'Hip hop ("Morire tutti i giorni", "University of Secondigliano").
Anche i testi confermano e rinnovano la tipica miscela di attivismo, dissacrazione e alta temperatura emotiva degli esordi e ce n'è per tutti, a destra come a sinistra (farà discutere lo short "Yes Weekend", con le voci campionate di Bersani, Franceschini e Finocchiaro).
Tra i picchi emotivi ci sono "Canto pe' dispietto", ricca di riferimenti auto-biografici anche controversi, "Mai più io sarò saggio" (ispirato dalla raccolta "Lamento in Morte di Carlo Giuliani" di Nichi Vendola) e "Resto Umano", dedicata a (e con la voce di) Vittorio Arrigoni, giornalista e attivista italiano ucciso a aprile scorso nella Striscia di Gaza.
Ricco l’elenco delle collaborazioni: da Caparezza a molti nuovi e vecchi complici della scena napoletana: Daniele Sepe, Speaker Cenzu, Valerio Jovine, Clementino e Claudio Marino. Menzione a parte merita l’incontro con Abel Ferrara, che ha diretto il videoclip del primo singolo Cattivi Guagliuni.
A fine novembre parte il tour, prodotto da Vesuvio Live Music ed il cui booking sarà seguito da Big Fish: 27 novembre a Bari (New Demodé), il 2 dicembre a Roma (Orion), il 3 a Bologna (Estragon) ed il 5 a Milano (Alcatraz).