L'IRLANDESE RACCONTA

Bono Vox: "Volevo sciogliere gli U2ma incidere 'One' ci ha salvati"

Il leader degli U2 racconta la crisi della band negli anni '90

02 Ott 2011 - 17:27
 © Getty

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"Una musica che nessuno avesse mai ascoltato prima, quella era la nostra droga. Avevamo fatto delle cose importanti nel mondo del rock, ma la musica che avevamo suonato fino a quel momento era roba che chiunque altro avrebbe potuto fare e, in molti casi, come in Rattle and Hum, terribilmente deja-vu. A quel punto la scelta era: o inventiamo un suono nuovo oppure tutti a casa".

“Nel ‘91 eravamo davvero alla frutta. Andammo a Berlino pensando di motivarci e invece stavamo scendendo all’inferno”. Bono Vox racconta al quotidiano Repubblica come gli U2 rischiarono di sciogliersi venti anni fa. "Depressione totale. Litigare fa bene, aiuta le persone a esprimersi, ad argomentare», mentre «il silenzio, quel silenzio, è assai più pericoloso. C'era il gelo fra noi".
Poi la svolta. "Pian piano cominciammo a renderci conto di avere qualcosa in mano. In due giorni mettemmo a fuoco e registrammo almeno sei canzoni, dopo settimane, mesi di stasi totale", racconta Bono .
"Il momento chiave fu l'incisione di One e l'arrivo di Brian Eno a Berlino. C'era una tensione pazzesca. The Edge e io eravamo in minoranza. One fu la canzone che mise tutti d'accordo. Quando Eno ascoltò il brano, disse: ragazzi, io sono della partita. E questo sollevò il morale di tutti".

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