Amber Heard ammette per la prima volta di aver colpito Depp per autodifesa
La modella in tribunale ha raccontato di aver reagito alle violenze per tutelare lei e la sorella

Nel terzo giorno del processo per diffamazione intentato da Johnny Depp contro il tabloid britannico "Sun", Amber Heard ha ammesso per la prima volta di aver anche lei colpito l'attore, invocando l'autodifesa. La modella e attrice ha infatti dichiarato di aver reagito per difendere l'incolumità sua e della sorella minore Whitney.
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Botte e lancio di bottiglie - L'attrice e modella ha ribadito l'accusa all'ex marito, che nega da sempre qualunque violenza fisica su di lei e ha anche querelato il "Sun" per essere stato definito nel 2018 un picchiatore coniugale. La Heard lo ha accusato di aver perso il controllo fra "pugni, calci, testate, occhi neri", facendola sentire "come in uno stato di prigionia". Uno degli episodi più gravi sarebbe avvenuto nel corso di un lungo weekend in Australia, quando l'ex marito le avrebbe scagliato contro decine di bottiglie.
Heard ha ammesso di avere colpito Depp - Pressata dagli avvocati della controparte, Amber ha ammesso tuttavia d'aver colpito a sua volta almeno in un'occasione Johnny, circostanza che finora aveva sempre negato. Ha però sostenuto di averlo fatto solo per difendere lei stessa e la sorella minore Whitney, aggiungendo di aver temuto che Depp potesse "buttarla giù per le scale come aveva già fatto con Kate Moss" secondo un episodio che ha detto di avere appreso da due anonime fonti terze.
La presunta violenza a Kate Moss - Per la prima volta è stata quindi chiamata in causa la leggendaria top model britannica, fidanzata con il divo di Hollywood negli anni '90. I legali di Depp non hanno mancato di contestare l'accusa come qualcosa di mai citato prima dalla Heard, tanto meno denunciato dalla diretta interessata.
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