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Addio a Dean Stockwell, da bimbo prodigio a caratterista pluripremiato a Cannes

Interprete di quasi 90 pellicole, vinse due volte il premio come miglior attore. Celebre anche per la serie tv "In viaggio nel tempo"


IPA

E' morto a 85 anni Dean Stockwell, volto notissimo del cinema e della televisione americani. Dopo un inizio di carriera come bimbo prodigio, Stockwell si è affermato come caratterista soprattutto negli anni 80 con titoli come "Dune", "Velluto blu" e "Tucker". Celebre anche la serie tv "In viaggio nel tempo", che lo vide protagonista insieme a Scott Bakula tra il 1989 e il 1993. Vinse due volte il premio come migliore attore al festival di Cannes.

 

Nato a Los Angeles il 5 marzo del 1936, Stockwell, figlio di due attori arriva sul set giovanissimo. Dopo l'esordio a 7 anni partecipa a numerosi film, spaziando dal musical ("Due marinai e una ragazza (Canta che ti passa)" con Frank Sinatra e Gene Kelly), al melodramma ("La valle del destino"). Dal 1948 inizia ad avere anche ruoli da protagonista e con essi arriva anche il successo: "Il ragazzo dai capelli verdi", "Il giardino segreto" e "Kim". Nel 1951 però interrompe la sua carriera da attor giovane e si allontana dalla scene per qualche tempo.  

 

Quando torna sul set è ormai adulto e pronto a ricevere i primi onori di un certo peso. Nel 1959 è protagonista di "Frenesia del delitto", per il quale ottiene il "Prix d'interpretation masculine" al Festival di Cannes. Premio che bisserà nel 1962 con il film "Il lungo viaggio verso la notte". Dopo di lui solo Marcello Mastroianni e Jack Lemmon saranno capaci di ottenere due volte il riconoscimento. 

 

Nonostante le affermazioni Stockwell si specializza in ruoli da caratterista. E così tra gli anni 70 e 80 darà corpo a ruoli indimenticabili in tantissimi film di successo sotto la guida dei più grandi registi. Con David Lynch gira "Dune" e "Velluto blu", è in "Paris, Texas" di Wim Wenders, ma anche in "Vivere e morire a Los Angeles" di David Friedkin, "Tucker - Un uomo e il suo sogno" di Francis Ford Coppola, "Una vedova allegra... ma non troppo" di Jonathan Demme (che gli vale una candidatura all'Oscar) e "I protagonisti" di Robert Altman.

 

Ma anche per il pubblico televisivo quello di Stockwell è un volto noto. Tra il 1989 e il 1993 è co-protagonista della serie "Quantum Leap" (in Italia "In viaggio nel tempo"), ma prima di quella prende parte a "L'ora di Hitchcock", "Il dottor Kildare", "Le strade di San Francisco", "Colombo", "Ellery Queen", "A-Team", "La signora in giallo" e tantissime altre. Negli anni 2000 poi avrà un ruolo ricorrente in "Jag - Avvocati in divisa" e "Battlestar Galactica".  

 

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