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A Milano ci si può immergere nella musica con il primo concerto in 3D Audio

Il 15 marzo va in scena "Elettro Acqua 3D Live", con Marco Di Noia e Stefano Cucchi. Tgcom24 li ha sentiti

A Milano ci si può immergere nella musica con il primo concerto in 3D Audio - foto 1
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Un passo nel futuro della musica? Sicuramente un evento speciale, di quelli che non accadono tutti i giorni.

Venerdì 15 marzo, al "Mare culturale urbano" di Milano, alle 21, va in scena "Elettro Acqua 3D Live", il primo concerto in 3D Audio in assoluto. I protagonisti sono il cantautore Marco Di Noia e il compositore di musica elettronica Stefano Cucchi.

Un evento sperimentale, uno speciale concerto a numero chiuso per 100 partecipanti, in cui sia gli artisti sia il pubblico indosseranno cuffie wireless per un'esperienza unica di musica live in realtà aumentata! Ci sarà la partecipazione del fonico ed esperto di sintetizzatori analogici Andrea Messieri mentre il live sarà introdotto dal giornalista Luca Varani, che farà un breve excursus storico sugli esperimenti binaurali. Sul palco sarà presente anche Alberto Cutolo, una vera autorità nell'ambiente italiano del mastering audio (ha lavorato per Mina, Litfiba, Laura Pausini, Lorenzo Jovanotti, Robert Miles, Adriano Celentano, Franco Battiato, Giorgio Gaber, I Nomadi, Carmen Consoli e tanti altri), che interverrà creativamente sul mix inserendo effetti binaurali in "real time".

Il punto di partenza è ovviamente l'App-album "Elettro Acqua 3D", un concept che traccia un fascinoso viaggio letterario e che per le tematiche sociali, letterarie, ecologiche ed esistenzialiste trattate nei brani, ha da poco ricevuto il patrocinio di Amref Health Africa, la più grande organizzazione non governativa sanitaria che si occupa di salute in Africa.

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"L'idea nasce dal fatto che il nostro concept, il primo App-album, ha una serie di interludi che sono stati mixati in 3D Audio - spiega Marco Di Noia -. E' venuto spontaneo trasportare il progetto in primis in cuffie, in binaurale, anche se saremmo in grado di uscire anche in quadrifonia tradizionale. Però avendo fatto un album basato sull'ascolto in cuffie auricolari era la situazione principale dal provare". 

In una situazione del genere, con il pubblico in cuffia, non si rischia la mancanza del contatto tra artista e ascoltatore?
Marco: In realtà in stanza avremo un olofono che va a prendere l'audio della stanza. Quindi l'ascoltatore, nei momenti di passaggio tra un brano e l'altro, in cuffia non sentirà lo zero ma quello che avrebbe sentito senza cuffie. Però integrato con suoni di mare e di acqua. Sarà come trovarsi un paesaggio acquatico nonostante siamo a Milano.

La vostra è musica synth-pop ed elettronica. Questo tipo di esperienza si può adattare anche ad altri generi musicali?
Stefano: Secondo me no. C'è bisogno di un tipo di musica di un ambiente particolari. Il nostro progetto si presta particolarmente bene perché i testi di Marco parlano di un viaggio e le musiche sono state pensate, vestite e cucite su quella ambientazione. Gli interludi sono una sorta di viaggio sonoro con suoni presi da Marco nei viaggi o ricostruiti, che trasportano l'ascoltatore anche emotivamente. E tutti questi elementi sono necessari per un progetto che si adatti alle cuffie.
Marco: Aggiungo un'altra cosa. Se prendi un cantautore normale e lo metti in cuffia, diventa semplicemente quel live ascoltato in cuffia. Nel nostro caso la cuffia non è un fine ma un mezzo per ascoltare gli effetti binaurali e se vuoi apprezzarli non puoi farne a meno.

Questa è l'evoluzione del tuo App Album "Elettro Acqua 3D". Credi che questa dell'App possa essere la soluzione del futuro per la fruizione della musica?
Marco: Non credo che questa possa essere una via che va a sostituire le altre ma semmai come una soluzione parallela che implementa. Noi abbiamo sempre amato dimensioni, tipo quella del vinile, che avevano contenuti extra informativi. L'App-album ti dà modo di avere molti più contenuti e featuring artistici. Credo che, oltre a chi lo fa per primo, abbia senso per artisti che abbiano contenuti da offrire. E sia rivolto a un'utenza disposta a spendere per avere un'applicazione con l'icona del proprio cantante, un booklet, la biglietteria per i concerti e tutto ciò che si può pensare.

Qual è il riscontro che avete avuto?
Marco: Noi abbiamo offerto l'App gratuitamente perché ci serviva da promozione. Ma comunque "Elettro Acqua 3D" è stata scaricata più 4.500 volte, numeri alti per un lavoro di un artista emergente, con almeno un download da 37 nazioni diverse. Pensate se un progetto di questo tipo venisse fatto da un artista importante con budget adeguati: parliamo di un mercato potenzialmente sconfinato.

Il concerto è pensato come evento unico o intendete replicarlo?
Stefano: Questo è solo l'inizio. A maggio apriremo la Sim, la fiera dell'innovazione musicale, dove avremo più cuffie ancora. Poi ci sono altri festival con cui stiamo trattando.