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Ue, ecco come funzionerà la plenaria della Conferenza sul futuro dell'Europa

Il 9 maggio, il Comitato esecutivo ne ha approvato il regolamento interno e il funzionamento. Sassoli: "Non dobbiamo avere tabù"

Parlamento europeo

Via libera dal Comitato esecutivo al regolamento interno che stabilisce la composizione della plenaria della Conferenza sul futuro dell'Europa e il suo funzionamento. Il testo, approvato in concomitanza con la Giornata dell'Europa 2021, completa le regole che determinano come la piattaforma, gli incontri e la Plenaria della Conferenza possano trasformare le priorità, le speranze e le preoccupazioni dei cittadini in raccomandazioni attuabili. Si aggiunge alle regole precedentemente adottate sui metodi di lavoro del Comitato esecutivo e a quelle relative alla partecipazione dei cittadini.

La plenaria della Conferenza - La plenaria della Conferenza sarà composta da 108 deputati europei, 54 membri del Consiglio Ue (due per Stato membro) e 3 della Commissione europea, 108 rappresentanti di tutti i parlamenti nazionali su un piano di parità e dai cittadini. Sono 108 i cittadini che parteciperanno per discutere le idee che saranno proposte negli incontri dei cittadini e sulla Piattaforma digitale multilingue: 80 rappresentanti degli incontri dei cittadini europei, tra i quali almeno un terzo con meno di 25 anni, e 27 provenienti dagli incontri nazionali dei cittadini o dagli eventi della Conferenza, oltre al Presidente del Forum europeo dei giovani.

 

Parteciperanno anche 18 rappresentanti del Comitato delle Regioni e del Comitato economico e sociale europeo e altri otto rappresentanti delle parti sociali e della società civile. L'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza sarà invitato quando si discuterà il ruolo internazionale dell'Ue. Potranno essere invitati anche i rappresentanti delle parti interessate. Inoltre, la composizione della plenaria della Conferenza sarà equilibrata dal punto di vista del genere.

 

Gli interventi - Gli interventi saranno strutturati tematicamente, sulla base delle raccomandazioni degli incontri dei cittadini e degli input raccolti sulla piattaforma digitale multilingue. La piattaforma è il luogo unico in cui saranno raccolti, analizzati e pubblicati i contributi di tutti gli eventi legati alla Conferenza. A tempo debito, la plenaria presenterà le sue proposte al Comitato esecutivo che elaborerà una relazione in piena collaborazione e trasparenza con la stessa plenaria, e che sarà pubblicata sulla piattaforma.

 

Il risultato finale della Conferenza sarà presentato alla presidenza congiunta. Le tre istituzioni valuteranno rapidamente come dare un seguito efficace alla relazione, ciascuna nell'ambito delle proprie competenze e in conformità dei trattati.

 

Prossime tappe - Il Comitato esecutivo fisserà presto la data della prima riunione plenaria della Conferenza. Continuano a crescere il numero di partecipanti e gli eventi sulla Piattaforma digitale multilingue della Conferenza. La Conferenza si impegna a dare il massimo spazio ai giovani e in questo senso continuano anche i preparativi per l'evento europeo della gioventù che sarà organizzato dal Parlamento europeo in ottobre.

 

Sassoli: "Non dobbiamo avere tabù" - "Dall'inizio della legislatura, la Conferenza sul futuro dell'Europa è stata una priorità per il Parlamento europeo, che l'aveva richiesta. Anche prima della pandemia, il Parlamento era convinto della necessità di avvicinare i cittadini al progetto europeo, di coinvolgerli maggiormente e di sviluppare insieme una visione per il nostro futuro comune". Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo David Sassoli nel suo discorso alla cerimonia del lancio della Conferenza sul futuro dell'Europa a Strasburgo. 

 

"Nel momento in cui ci accingiamo a ricostruire le nostre economie e le nostre società su nuove basi, e in vista dei colossali investimenti che l'Europa inietterà nelle politiche pubbliche, è ancora più cruciale e urgente ascoltare i nostri concittadini, sentire i loro bisogni, le loro aspettative in termini di assistenza, lavoro, dignità, sicurezza e prosperità, e la loro visione di questo futuro comune europeo. Credo che sia nostra responsabilità mettere i cittadini al centro del loro progetto europeo, e più avanziamo nell'integrazione, in questa solidarietà tra Stati, più sarà importante che i cittadini europei siano e si sentano impegnati in questo progetto", ha aggiunto.


"Siamo in un momento in cui i cittadini vogliono assumersi delle responsabilità, vogliono avere voce in capitolo nelle politiche che riguardano la loro vita quotidiana, il loro futuro, il futuro del pianeta - ha dichiarato -. I meccanismi di consultazione dei cittadini sono stati testati in molti luoghi e hanno dimostrato il loro valore. È ora di aprirsi a coinvolgere di più i cittadini nella vita pubblica, e questo è lo scopo di questa conferenza".
 

"Credo quindi che dovremmo riflettere su come rafforzare la capacità e la centralità del Parlamento europeo, in particolare per quanto riguarda il suo potere d'iniziativa. Come ogni parlamento nazionale, il diritto d'iniziativa dovrebbe essere effettivamente conferito al Parlamento europeo affinché la nostra istituzione possa fare proposte alla Commissione e al Consiglio, e non essere solo il destinatario. Questo contribuirebbe a dargli un ruolo maggiore. Dovremmo anche aumentare la trasparenza delle elezioni e permettere ai cittadini di indicare le loro preferenze per la presidenza della Commissione. Spero che la Conferenza affronti anche la questione del candidato leader, perché sono convinto che questo contribuirà alle necessità dei cittadini di essere più coinvolti nel loro progetto europeo e al miglior funzionamento delle nostre istituzioni", ha spiegato.
 

“E se tutte queste riflessioni e quelle dei nostri cittadini implicano un aggiornamento dei Trattati, siamo coraggiosi, non dobbiamo averne paura, e in questo processo continuiamo a discutere con i nostri cittadini, i nostri elettori, i deputati nazionali e regionali, l'opinione pubblica. Oggi non possiamo permetterci di avere tabù, dobbiamo affrontare questo esercizio liberamente e con fiducia nel dibattito democratico. Sono personalmente convinto che la consapevolezza della nostra unità e di un destino comune è condivisa dalla maggioranza dei cittadini e dei decisori. Superiamo le nostre differenze e lavoriamo insieme, rispettando la nostra diversità, per porre le basi di un nuovo contratto sociale, democratico ed europeo. Facciamo un'Europa più forte, più resistente, più democratica e più unita", ha concluso.

 

"Vogliamo creare un vero slancio dal basso verso l'alto. La Conferenza sarà molto più di un esercizio di ascolto, rappresenterà un modo per includere veramente i cittadini nel tracciare il nostro futuro europeo condiviso. Le basi sono state gettate: esperimenti di democrazia digitale e deliberativa che non sono mai stati provati su scala europea. Ci assicureremo che le loro preoccupazioni e proposte avranno poi una risposta politica. È nuovo ed eccitante, e comincia oggi", ha dichiarato il copresidente del Comitato esecutivo per il Parlamento, Guy Verhofstadt.

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