Continua il viaggio nella pura eleganza.
Questa collezione nasce dal desiderio di catturare l'impulso e il sentimento mutevole che si porta con sé tornando in città dopo un viaggio.
In quel breve momento, prima che i ricordi scoloriscano, il quotidiano si tinge di forme o di motivi che arrivano da lontano, vivendo una libertà speciale, una leggerezza indefinibile.
Ma la collezione è un ritorno a casa anche in un altro senso: le forme leggere e allungate, i colori neutri, il dialogo mai interrotto tra maschile e femminile sono un riassunto dello stile Armani, nella chiave di emporio: marchio contenitore, in questo caso, di ininterrotte suggestioni multiculturali.
Gli ikat, i pantaloni ampi che si stringono al fondo, le chiusure a kimono e gli obi, così come le piccole cuffie di rafia crochet, le sacche nomadi, i sandali piatti dalle punte pronunciate, sono tutti richiami a un altrove che è evocato con chiarezza e poi subito stemperato in un guardaroba cittadino fatto di giacche, spolverini, parka, pigiama, tute, gonne piccole e corte.
La silhouette, fluida e dinamica ma sempre composta, è animata da variazioni cromatiche che muovono dal beige al nero, passando per tonalità fredde e neutre e tocchi di grigio minerale.
Il gilet è capo simbolo, che torna in numerose variazioni, mentre i codici classici dell’abbigliamento sono costantemente rimescolati, fino ad arrivare alla sera impalpabile fatta di leggerissimo nylon.
Un'idea del vestire spontanea, eppure precisa.