Molti teatri italiani hanno riaperto il sipario
Pronti ad allestire i cartelloni per la stagione 21/22
di Marco Calindri marcocalindri@libero.it
Da qualche settimana molti teatri italiani, preso atto delle condizioni di sicurezza alle quali è loro consentito di riprendere l’attività, hanno riaperto il sipario.
Con la capienza consentita, limitata al 50%, parliamo degli spettacoli al chiuso, è facilmente intuibile quale sforzo economico e organizzativo, devono affrontare i teatri per poter riprendere il rapporto fisico con il pubblico. Un atto di grande coraggio imprenditoriale e sociale.
In molti casi si tratta di spettacoli già rappresentati in passato e quindi più semplici e veloci da riallestire ma, in altri, anche di nuove produzioni preparate durante l’ultimo periodo di chiusura. Di fatto, quella attuale è una fase di riscaldamento, in attesa di presentare cartelloni più articolati per la stagione 21/22.
Probabilmente, dopo un anno e mezzo di pandemia, è del tutto normale che il pubblico sia ancora prudente nel frequentare luoghi chiusi ma, dalle prime verifiche, sembra che si possa guardare con fiducia alla prossima stagione autunnale.
E’ altresì doveroso segnalare un’importante iniziativa nata nei giorni dei sipari chiusi. Ha iniziato le trasmissioni Radio Parenti, emanazione del Teatro Parenti di Milano, nata da un’intuizione di Andrèe Ruth Shammah.
Un palinsesto giornaliero di 6 ore durante le quali si ascolta di teatro, poesia, storia, filosofia, radiodrammi ma anche musica e notizie. Probabilmente l’unico esempio, se non nel mondo certamente in Europa, di un teatro importante che è anche titolare di un’emittente radiofonica.
Tra i collaboratori delle trasmissioni citiamo Sonia Bergamasco, Gabriele Lavia, Filippo Timi, Massino Cacciari, Gioele Dix e molti altri rappresentanti autorevoli dell’arte, della scienza e della cultura in genere.
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