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Sicurezza, diecimila guardie per rafforzare le frontiere esterne dell'Ue

Il Parlamento europeo ha approvato il piano che conferisce all'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera un corpo permanente entro il 2027

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Le frontiere esterne dell'Europa hanno visto negli ultimi anni un aumento senza precedenti del numero di migranti e rifugiati che desiderano entrare nell'Ue.

Per rafforzare i confini, il Parlamento europeo ha approvato delle nuove norme che conferiscono all'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera un corpo permanente di 10mila unità entro il 2027 (formato da personale impiegato dall'agenzia e da personale distaccato proveniente dai Paesi europei). Le norme, approvate il 17 aprile, rendono inoltre più efficienti i rimpatri per quei cittadini di Paesi terzi che non hanno diritto di restare nel territorio europeo. "Bisogna essere giusti con chi merita protezione, duri con chi si approfitta delle persone più vulnerabili e risoluti con chi cerca di infrangere le regole", ha dichiarato in merito l'eurodeputata maltese Roberta Metsola, del Partito popolare europeo.

Il nuovo corpo permanente - Obiettivo delle nuove norme è migliorare la gestione dell'immigrazione, garantire che l'Europa sia in grado di proteggere efficacemente le sue frontiere esterne e fornire un elevato livello di sicurezza all'interno dell'Unione europea. Il nuovo corpo potrà, su richiesta di uno Stato membro, eseguire i controlli di frontiera, gestire l'immigrazione e combattere la criminalità organizzata. In caso di emergenza i Paesi potranno richiedere assistenza alla squadra di intervento rapido del corpo permanente.

Prossimi step - Una volta adottate dal Consiglio, le nuove norme diventeranno effettive 20 giorni dopo la loro pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. Il nuovo corpo permanente potrà essere schierato dal 2021.