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Taglio del nastro per la 23esima edizione dellʼArtigiano in Fiera, un ponte per lʼAfrica

"Bisogna decidere se il futuro della nostra umanità si costruisce costruendo barriere o ponti", ha detto il presidente di Ge.Fi. Spa, Antonio Intiglietta

Taglio del nastro per la 23esima edizione dellʼArtigiano in Fiera, un ponte per lʼAfrica - foto 1
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Taglio del nastro per la 23esima edizione di Artigiano in Fiera che si tiene a Fieramilano (Rho-Pero) fino al 9 dicembre.

Un "ponte per l'Africa" il tema scelto quest'anno e che si concretizza nel progetto di cooperazione teso a sviluppare una rete tra imprese artigiane italiane e africane. "Bisogna decidere - ha spiegato il presidente di Artigiano in Fiera, Antonio Intiglietta - se il futuro della nostra umanità si costruisce costruendo barriere o ponti. Se vogliamo costruire ponti bisogna investire nell'umanità nei giovani nelle donne nei Paesi dove vivono".

Il taglio del nastro - Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte, oltre il presidente Intiglietta, l'amministratore delegato di Fieramilano, Fabrizio Curci, il ministro della Solidarietà sociale dell'Egitto, Ghada Wali, Hichem Houidhek, la promotrice di Ferronerie d'Art (impresa e comunità del Madagascar), Violette Ralalaseheno, il direttore generale di E4Impact Foundation, Frank Cinque, il rappresentante degli enti di formazione, Stefano Salina, e il presidente Comitato direttivo di Artigiano in Fiera, Maria Teresa Azzola.

Un ponte per l'Africa - "In oltre vent'anni, nelle numerose missioni promosse in Africa - ha spiegato il presidente di Artigiano in Fiera -, abbiamo incontrato tanti artigiani, molti dei quali giovani e donne, che decidono di partecipare ad Artigiano in Fiera per promuovere, nella cornice di un grande evento internazionale, il proprio lavoro".

"A partire da questa esperienza abbiamo pensato di avviare un nuovo modello di relazione fondato sulla formazione professionale e imprenditoriale, promosso da Ge.Fi. Spa con la collaborazione di alcuni tra i più importanti centri di formazione professionali italiani e di E4impact".

"I giovani africani - ha concluso Intiglietta - sono capaci di grandi cose, di bellezze inaudite di qualità, di intelligenza nel lavoro. E allora noi vogliamo creare un progetto di collaborazione in cui dalla formazione coi nostri enti alla formazione imprenditoriale con l'università fino al collegamento con la Fiera e le piattaforme e-commerce si generi un nuovo modo di rapportarsi fra di noi che è quello di investire sulle persone valorizzando i loro Paesi e i loro territori".

"Una fiera dove il colore della pelle è una ricchezza" - "Questa intesa - ha detto Amadou Lamine Cissè, ministro-consigliere e capo dell'ufficio economico dell'Ambasciata del Senegal in Italia - dimostra ancora una volta l'interesse per questa fiera, un globo intero dove i colori della pelle sono una ricchezza prima che una differenza". "Siamo impegnati a supportare i lavori fatti a mano in Africa - ha spiegato il ministro della Solidarietà sociale dell'Egitto Ghada Wall il cui dicastero è capofila di una collettiva di artigiani presenti in fiera - dove ci sono migliaia di uomini che producono prodotti di artigianato. Questo riflette la ricchezza dei Paesi africani e la diversità di quel continente".