in risposta al ministro Fornero

Studenti in flash mob per i mestieri più umili

Un gruppo di allievi dell' 'I.S. Rolando da Piazzola (Padova) ha inviato un video in risposta al ministro Fornero che ha definito i giovani come troppo choosy, puntigliosi.

27 Nov 2012 - 12:09
 © Da video

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Un flash mob per rispondere alle parole del ministro del Welfare, Elsa Fornero, per far capire che i ragazzi non sono choosy, ma che sono disposti ad adattarsi a qualsiasi tipo di mestiere pur di lavorare. È l’iniziativa intrapresa da un gruppo di studenti dell’I.S. Rolando da Piazzola che, tra una canzone ed un balletto, si è messo letteralmente nei panni di operai e contadini per mostrare quanto i giovani vogliano ed abbiano bisogno di lavorare, a prescindere da quali siano le loro ambizioni e i loro titoli di studio.

STUDENTI: “NON SIAMO CHOOSY!“
“Abbiamo realizzato questo flash mob nel cortile dell'Istituto, con tema I lavori umili, in cui ci siamo travestiti da contadini, operai, meccanici e qualsivoglia professione che noi choosy, secondo il ministro Fornero, snobberemmo”. Queste le parole provocatorie che i ragazzi protagonisti del video hanno scritto alla redazione di Skuola.net in risposta a quelle che il ministro Fornero usato per definire questa generazione “troppo schizzinosa, choosy” che non si accontenterebbe di fare qualsiasi lavoro perché vittima di aspirazioni troppo alte.

LAVORATORI INTROVABILI
In realtà, in un momento molto difficile in cui i giovani faticano a trovare un lavoro, esistono ben 65.000 posizioni che le aziende non riescono a ricoprire. Si tratta dei cosiddetti ”introvabili”, profili a cui i ragazzi non ambiscono più e per i quali, di conseguenza, non vengono formati. I dati sono stati presentati al JOB&Orienta di Verona la scorsa settimana e riguardano circa 12.000 profili per i quali bisogna essere in possesso di una laurea e tutti gli altri per i quali, invece, basta avere un diploma di scuola superiore. Tra le posizioni più ricercate dalle aziende: - consulenti di software, analisti programmatori e programmatori informatici; - progettisti operanti nel settore dei servizi: - diplomati nel settore del legno, mobile e arredamento; - diplomati nel settore delle telecomunicazioni; - diplomati nel settore termoidraulico; - diplomati nel settore del tessile, della moda e dell’abbigliamento; - diplomati nel settore turistico e alberghiero.

GIOVANI O AZIENDE TROPPO CHOOSY?
Insomma, nonostante la disoccupazione stia arrivando alle stelle ed i ragazzi cerchino di adattarsi a qualsiasi mestiere pur di lavorare, esistono in Italia migliaia di posizioni rimaste scoperte. Ora, resta da chiedersi il perché. Sarà che i ragazzi sono diventati troppo choosy o, magari, siamo effettivamente entrati in un circolo vizioso per il quale le aziende, anche quelle che non riescono a trovare candidati, cercano solo personale con quell’esperienza che un neo diplomato non può avere?

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