Il Direttore Generale di Ducati Corse si racconta in una intervista esclusiva rilasciata a Skuola.net.
© LaPresse
Ha 44 anni, una laurea in ingegneria meccanica e tanta passione nel cuore. Filippo Preziosi, progettista e direttore generale di Ducati Corse, è una persona che nella vita ha saputo scegliere la propria strada, seguire la propria passione e raggiungere il suo sogno. Intervistato da Skuola.net ha raccontato del suo percorso di studi e della strada che lo ha portato ad essere uno degli ingegneri più stimati al mondo.
IN PRINCIPIO FU LA MATEMATICA Progettare un motore è una cosa complessa. Non è sufficiente conoscere nei dettagli le componenti e i materiali, bisogna calcolare, essere precisi. E nel settore agonistico, dove si gioca su questioni di millesimi di secondo, non basta essere precisi, bisogna essere i migliori. Filippo Preziosi questa cosa la aveva bene in mente fin dalle scuole superiori: “Ero un po’ indeciso tra fare matematica e ingegneria. La prima mi piaceva molto, ma non conciliava l’aspetto professionale con l’amore per i motori e per le moto in particolare, che già dall’età del liceo era fortissima. Quindi è stata naturale la scelta di ingegneria”.
LA FORMULA DEL SUCCESSO: STUDIARE CON PASSIONE Prima ancora che progettista, Preziosi è stato uno studente eccellente. Laureatosi all’Università di Bologna racconta così i suoi anni di studio: “La mia carriera scolastica e universitaria è passata via liscia, nel senso che è stata piena di soddisfazioni. Sicuramente non è stato facile, nel senso che non sono risultati che sono arrivati gratuitamente ma che hanno comportato dei sacrifici in quel periodo”. Rispetto al valore della formazione universitaria preziosi commenta con: “E’ una condizione indispensabile per svolgere il lavoro che faccio, è stata una bella esperienza anche se è stato molto faticoso farla al massimo livello. Però io credo che quello che si impara durante quegli anni, se ci si applica in maniera adeguata, costituisce una base sulla quale poi si costruisce il proprio futuro, quindi sono veramente anni fondamentali”. Alla faccia di quelli che dicono che l’università non serve a nulla.
PASSIONE NELLO STUDIO, NEL LAVORO E NELLA VITA Il clima di sfiducia generalizzata nel quale viviamo ci porta sempre a desistere dai nostri sogni e dalle nostre ambizioni, niente di più sbagliato. I sogni esistono, e l’unico modo di raggiungerli si chiama passione: “Non c’è una via semplice o una scorciatoia. Bisogna seguire la propria passione. Fare un corso di studi seguendo la propria passione significa avere a disposizione un carburante che ti è indispensabile per superare i momenti difficili e per alimentarti in quello che è l’impegno necessario. Non conosco altre vie che non siano quelle di impegnarsi, cercare di affrontare ogni esame come fosse la cosa più importante della propria vita e quindi dedicarci le energie che servono”.
STUDIARE SÌ, MA CON MODERAZIONE Lo studio è importante, ma chiudersi a riccio sui libri è soltanto deleterio. Il segreto è ottimizzare il tempo e l’impegno, per fare in modo che i libri non siano gli unici compagni di vita, e Preziosi ha tenuto molto a sottolinearlo nei suoi consigli a chi studia: “Ognuno ha il suo ritmo di studio. Io ho sempre cercato di non studiare dopo cena, di lasciarmi il week end sempre libero, di arrivare agli esami con un paio di giorni di anticipo per rilassarmi gli ultimi due, e andare a fare il giro magari con la ragazza piuttosto di stare sui libri fino all’ultimo. Perché sembra di recuperare quello che ti è rimasto, ma se in due mesi sei arrivato a un certo punto, probabilmente gli ultimi giorni conviene passarli a rilassare la mente piuttosto che a recuperare il tempo perduto.
E DOPO LA LAUREA? Preziosi è uno che di successi ne ha sicuramente tanti da raccontare. Il progettista della Desmosedici prende fiato e, con il petto pieno di orgoglio ed emozione ammette: “La prima vittoria del mondiale superbike nel ’94 è stata sicuramente un momento fantastico. L’altra vittoria che ricordo con tanto piacere è stata quella del ’98 e poi anche le vittorie degli ultimi anni…”. Una carriere sicuramente eccezionale, il coronamento di un sogno raggiunto lottando con tutte le forze e che, giorno dopo giorno, ti porta a continuare a lottare con le unghie e con i denti, per cercare di continuare ad essere non bravi, ma i migliori, perché come dice lo stesso Preziosi: “La passione alimenta la volontà di non mollare. Devi continuare a lavorare cercando di capire dove sono stati commessi degli errori e come si può fare per migliorare”.