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Alternanza scuola lavoro, il ministro Giannini risponde

Intervista al ministro dell'Istruzione sul tema dellʼalternanza scuola lavoro: i punti forti e gli obiettivi del progetto, i principali cambiamenti e le novità in arrivo

È sicuramente la novità più importante e significativa che ha riguardato il mondo dell'istruzione negli ultimi anni.

Proprio per questo motivo, il tema dell'alternanza scuola lavoro è spesso oggetto di dibattiti e non pochi fraintendimenti. Per capire i reali vantaggi e i cambiamenti che quest'iniziativa apporterà alla vita formativa di ogni studente, Skuola.net ha intervistato il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini: ecco quindi cosa ha rivelato sul progetto, le novità in arrivo e uno "spoiler" sull'esame di maturità dei prossimi anni.

Esperienza formativa, non lavorativa
“Un'esperienza formativa che consente di applicare simultaneamente allo studio il momento dell'applicazione delle conoscenze teoriche acquisite”. Così il ministro Giannini ha definito l'alternanza scuola-lavoro, specificando quindi che la finalità esclusiva è quella di arricchire il bagaglio educativo degli studenti. Un vantaggio per capire cosa c'è al di fuori dei banchi di scuola, nel mondo del lavoro, con il quale i ragazzi di oggi si confronteranno una volta divenuti adulti. Un modo quindi per comprendere meglio le proprie attitudini e orientarsi in modo più consapevole una volta lasciati i banchi di scuola. L'alternanza scuola lavoro è una sorta di finestra che il Miur ha voluto spalancare con il mondo del lavoro e con la società in generale.

L'alternanza è utile per tutti
A chi ha mosso perplessità sull'utilità che l'alternanza scuola lavoro ha per gli studenti che frequentano il liceo, il ministro ha sottolineato come quest'attività è in realtà molto più utile di quanto sembri. Nei licei infatti, la preparazione è, per natura, soprattutto teorica e rischia quindi di essere un ostacolo all'orientamento nel mondo del lavoro. L'alternanza quindi è un valido strumento, per tutti ma in particolar modo per chi frequenta un liceo, per comprendere meglio i propri talenti e sviluppare competenze trasversali.

Garantire la qualità
"L'alternanza scuola lavoro deve essere un processo di qualità" - sostiene il ministro Giannini - "e abbiamo gli strumenti per monitorarlo". Già con la legge 107 si sono dati principi chiari sull'attuazione del progetto, ma con il nuovo anno - rivela il ministro - saranno strutturali alcune misure che porteranno a un miglioramento dell'esperienza: innanzitutto, la realizzazione del Registro Nazionale delle Imprese, una lista di aziende e realtà culturali che ospitano gli studenti in alternanza, grazie al quale sarà possibile monitorare costantemente le attività; in secondo luogo, il lavoro dei tutor, docenti che seguono gli studenti e si pongono come mediatori tra scuola e azienda; infine, la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza, che Giannini esorta a utilizzare "qualora si senta che l'esperienza non porti valore aggiunto" o "per far ricordare il senso e le finalità dell'alternanza".

Alternanza scuola lavoro alla maturità
È ormai più di una voce di corridoio: il ministro Giannini conclude l'intervista a Skuola.net confermando che l'esame di maturità nei prossimi anni vedrà protagonista, al pari delle altre materie, l'alternanza scuola lavoro. Anche questa quindi sarà valutata all'interno dell'esame di Stato in quanto "parte integrante dell'attività formativa".