chiarezza, accesso e competitività

Farmaci, stop al caos normativo: si va verso un Testo Unico

Il governo punta a semplificare, razionalizzare e rendere più accessibile l’intero sistema dei farmaci con regole più chiare per cittadini e imprese

02 Lug 2025 - 20:20
 © ansa

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Un'unica legge per mettere ordine nel mondo complesso e frammentato della farmaceutica italiana. È questa la sfida lanciata dal governo con l'annuncio di un Testo Unico della Farmaceutica, un progetto che punta a semplificare, razionalizzare e rendere più accessibile l’intero sistema dei farmaci. A guidare questa svolta normativa è il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, che promette regole più chiare per cittadini, professionisti e imprese, in un settore strategico per la salute pubblica e per l’economia del Paese.

Il Testo Unico della Farmaceutica è una proposta di legge delega annunciata dal sottosegretario Gemmato l'8 maggio 2025, durante un convegno alla Camera sul tema della nuova legislazione farmaceutica europea e la governance italiana.

L’obiettivo è fare ordine nella complessa normativa attualmente molto frammentata e data da decine di provvedimenti, creando un quadro organico, moderno e in linea con i chiarimenti dell'Unione Europea. Il testo unico intende razionalizzare le regole in modo da garantire certezza normativa a cittadini, all'intera filiera distributiva e agli attori industriali. 

Ma non solo: gli obiettivi sono anche quelli di favorire un accesso più equo e rapido ai farmaci, contrastando la cronica carenza di alcuni medicinali; e semplificare le procedure, migliorando l'efficienza dell’Agenzia Italiana del Farmaco e della rete distributiva.

Il sottosegretario Gemmato ha spiegato che ci sono due urgenze cardine: ridurre la dipendenza estera  e rifinanziare il sistema farmaceutico. Oggi, infatti circa l’80% dei principi attivi e degli eccipienti arriva da Cina e India: in caso di crisi internazionali, ha sottolineato Gemmato, il rischio è di avere delle carenze rapide. L’obiettivo, ha aggiunto, vuole essere quello di rilocalizzare produzioni strategiche in Italia

Inoltre il tetto di spesa del 15,3 % appare non più sostenibile, dato l'invecchiamento della popolazione e l'aumento dei farmaci innovativi: serve quindi una redistribuzione consapevole delle risorse rispetto ai bisogni reali.

L'iniziativa del Testo Unico Farmaceutico è stata accolta con favore dai protagonisti del settore: "Sono Indispensabili misure incisive sul fronte della semplificazione, misure chiare, applicabili e coerenti in grado di agevolare il lavoro dei professionisti, nell'interesse dei pazienti, e di promuovere l'innovazione e la sostenibilità", ha commentato Federazione degli Ordini dei Farmacisti.

L'Associazione Distributori Farmaceutici ha riconosciuto "grande soddisfazione" per il quadro normativo che semplifica la vita dei cittadini e rafforza la filiera distributiva, mentre anche Farmindustria ha sottolineato la necessità di regole stabili e tempi certi per mantenere la competitività in un mercato da 54 miliardi di export nel 2024.

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