Il programma da un milione e mezzo di euro che finanzia 30 dottorati: è il piano decennale della Fondazione Lilly, focalizzato sulle politiche sanitarie, che ha l’obiettivo di investire sui giovani per creare la leadership del futuro
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Un sistema sanitario più efficiente, un nuovo ruolo per l'Italia nella definizione delle strategie globali per la salute pubblica e soprattutto una nuova generazione di ricercatori in grado di guidare il cambiamento verso un sistema innovativo, orientato ai risultati e alle persone. Questi sono solo alcuni degli obiettivi del cosiddetto programma "30x30" della Fondazione Lilly, che si impegna nella formazione avanzata e nella costruzione di competenze per la salute pubblica.
Si tratta di un piano decennale da 1,5 milioni di euro che prevede il finanziamento di 30 dottorati di ricerca in 30 università italiane. Un investimento strategico no-profit che vuole contribuire a formare quella leadership capace di guidare un rinnovato sistema sanitario nazionale.
I dottorati riguardano cinque settori chiave della sanità: innovazione digitale e trasformazione tecnologica; sostenibilità, economia e modelli finanziari; accesso, equità e riforme organizzative; prevenzione, salute pubblica e One Health; partnership, formazione e internazionalizzazione. Ogni dottorato poi potrà sviluppare collaborazioni con atenei internazionali.
Un contributo privato per provare a colmare, almeno in parte, un vuoto creato da carenze strutturali e spese pubbliche che fanno dell’Italia un Paese che, a livello europeo, spende meno rispetto alla media. Lo dicono i dati Ocse: la spesa sanitaria in Italia è pari al 9% del Pil nel 2022 (in Germania è al 12,6%, in Francia all’11,9%, nel in Gran Bretagna all’11% e in Spagna al 9,7%).
Per quanto riguarda la spesa lorda in ricerca e sviluppo, sono i dati Eurostat a dire che nel nostro Paese siamo all'1,31% contro il 2,24% a livello europeo. La spesa sanitaria pubblica, poi, è al 6,7% in Italia contro il 7,2% della Spagna e della Gran Bretagna, il 9,1% della Francia e il 10,1% della Germania.
La Fondazione Lilly, nata nel 1974, ha già finanziato borse di ricerca per oltre 4 milioni di euro in Italia e il nuovo obiettivo è proprio trasformare la ricerca accademica in un vero e proprio motore strategico per il futuro del Sistema Sanitario Nazionale. Perché se è vero che è importante incrementare le risorse investite, lo è altrettanto attivare percorsi di formazione che permettano di valutare e gestire l’impatto delle politiche sanitarie, rendendo più efficienti le risorse esistenti.
Il programma "30x30" vuole rappresentare una visione strategica per guidare il cambiamento: "Investiamo sui giovani ricercatori affinché possano essere protagonisti del cambiamento e non solo spettatori", ha detto Federico Villa, Direttore generale della Fondazione Lilly per l'Italia nel corso dell'evento organizzato a Roma proprio per presentare i nuovi progetti e investimenti. "Solo rafforzando il legame tra ricerca e decisione pubblica possiamo costruire un sistema sanitario più efficace, orientati ai risultati e alle persone", ha aggiunto.