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Milano capitale europea del sonno sano

I maggiori specialisti internazionali si incontrano sabato 18 maggio per confrontarsi sui trattamenti e sulle terapie per recuperare un sano riposo notturno e una efficienza diurna

Milano capitale europea del sonno sano - foto 1
istockphoto

Milano diventa per un giorno capitale del sonno sano.

Sembra un paradosso in una città che al pari delle metropoli internazionali non dorme mai. Il nostro sonno è ormai condizionato dagli stili di vita e dalle tecnologie che tutti utilizziamo continuamente, ma anche dagli stili di vita che conduciamo. Il sonno può essere sintomo, ma anche concausa di malattie. A livello cardiocircolatorio e respiratorio, ad esempio.

Trascorriamo una buona fetta della nostra vita dormendo. Di conseguenza le ricadute di un sonno alterato o addirittura malato possono essere importanti. Ecco la necessità di una medicina del sonno, di una specialità medica che in tutto il mondo coinvolge specialisti dedicati, provenienti dalla cardiologia, dalla pneumologia, dalla neurologia. E centri di medicina del sonno come quello di Auxologico che sabato 18 maggio ospiterà per la prima volta in Italia la quarta edizione di "Clinical Update Sleep" nel corso del quale i maggiori specialisti italiani e stranieri in medicina del sonno esporranno le maggiori novità mediche, diagnostiche, terapeutiche, ma anche di apparecchiature per favorire un sonno sano.

"Il modo in cui conduciamo le nostre vite nel mondo occidentale - spiega Gianfranco Parati, cardiologo e direttore scientifico dell'Auxologico - ha portato ad un aumento significativo dei pazienti con ipersonnia, cioè eccessiva sonnolenza diurna, e insonnia. L'associazione ad esempio tra obesità con apnea ostruttiva del sonno e respirazione disturbata dal sonno, sottolinea l'importanza del sonno nella salute pubblica. Tuttavia, i disturbi del sonno rimangono sotto-riconosciuti dalla comunità medica, in gran parte a causa della mancata discussione dei pazienti sulla loro qualità del sonno. L'aggiornamento clinico sui disturbi del sonno, che abbiamo chiamato per l'occasione 'Auxosleep', esaminerà le ultime ricerche per la diagnosi e il trattamento dei pazienti con disturbi del sonno, tra cui l'apnea ostruttiva del sonno".

Tra i medici e ricercatori che parteciperanno ad Auxosleep 2019 anche un neuroscienziato britannico, Guy Leschziner del Guy's and St Thomas' Nhs Foundation Trust di Londra, che al "cervello notturno" ha dedicato un intero libro di successo, di cui molto si è parlato: The Nocturnal Brain: Tales of Nightmares and Neuroscience. Leschziner si dichiara letteralmente "ossessionato dal sonno", inteso come argomento di ricerca. Il suo libro accompagna il lettore in un viaggio attraverso il cervello notturno per illustrare le neuroscienze dietro gli incubi, i terrori notturni e le passeggiate notturne dei sonnambuli. Le domande a cui Guy Leschziner risponde con il suo libro sono quelle che incuriosiscono tutti noi. Cosa succede al nostro cervello di notte? Siamo davvero completamente addormentati e, in tal caso, come mai alcuni individui finiscono per fare quello che fanno? Oppure è possibile che il cervello non sia mai completamente addormentato e che in alcuni individui ci sia una disconnessione tra la parte dormiente e quella attiva in modo che le due parti si confondano? Succede a tutti noi in vari gradi e può anche accadere il contrario - vale a dire in modo che alcuni individui dormano davvero durante il giorno mentre sembrano essere svegli?

Merito maggiore per questo riconoscimento al prestigio della medicina del sonno italiana e nello specifico milanese, a una giovane ricercatrice, ma ormai conosciuta internazionalmente: Carolina Lombardi, responsabile del Centro di medicina del sonno dell'Auxologico di Milano.

"La finalità dei 'Clinical Sleep Update' e, nello specifico, di questo Auxosleep milanese - sottolinea Carolina Lombardi - è quella di un aggiornamento puntuale sui principali temi di medicina del sonno che verranno discussi da maggiori esperti europei per ogni ambito, con la possibilità di apprendimento diretto e discussione interattiva sui diversi temi. Riguardo i disturbi del sonno, c'è ancora moltissimo da fare in ambito prima di tutto di cultura generale per sottolineare l'importanza degli stili di vita e delle nostre abitudini in ambito di prevenzione. C'è da fare nella diffusione dei servizi destinati a questo tipo di diagnostica e di facilitazione di accesso alla diagnosi e cura. C'è ancora moltissimo da fare in ambito di ricerca per identificare marcatori precoci di malattia, determinanti patogenetiche dei diversi disturbi del sonno, con lo scopo di facilitare la diagnosi e quindi la terapia".