GLI STUDI ITALIANI

Tumore al seno, Ieo: "Dopo la malattia allattare è sicuro per mamma e bimbo"

Secondo due ricerche dell'Istituto europeo di oncologia, l'allattamento non aumenta il rischio di recidiva o l'insorgenza di un nuovo cancro all'altra mammella

02 Set 2025 - 17:42
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Le donne che hanno superato un tumore al seno possono allattare senza il timore che ciò aumenti il rischio di recidiva o dell'insorgenza di una nuova neoplasia all'altra mammella.

Sono le conclusioni a cui sono giunti due studi dell'Istituto Europeo di Oncologia pubblicati sulle riviste Journal of the National Cancer Institute Journal of Clinical Oncology. "Il nostro studio lancia alle donne un messaggio chiaro: chi lo desidera, può allattare al seno senza paura di compromettere in qualche modo gli esiti della terapia oncologica o di aumentare le probabilità che la malattia si ripresenti", afferma Fedro Peccatori, direttore dell'Unità Fertilità e Procreazione dello Istituto europeo di oncologia.
 

L'allattamento è parte del progetto maternità, tuttavia fino a oggi non era del tutto chiaro se i cambiamenti ormonali a esso legati possano favorire la comparsa di recidive. I due studi hanno smentito questa ipotesi. La ricerca apparsa sul Journal of the National Cancer Institute ha analizzato i dati di 4.372 pazienti operate di tumore al seno, portatrici di una variante genetica BRCA 1 o 2. La seconda ha coinvolto oltre 300 partecipanti. In entrambi i casi è stato escluso ogni legame tra allattamento e recidive. Inoltre, nel caso delle donne operate per carcinoma mammario ormono-responsivo, lo studio ha mostrato che si può interrompere la terapia endocrina adiuvante per diventare mamme senza aumentare il rischio di recidiva. Non solo: "Possiamo affermare che l'allattamento dalla sola mammella che non ha subìto l'intervento non solo è possibile, ma è del tutto equivalente a quello bilaterale", aggiunge Peccatori. "Molte donne pensano che una sola mammella produca la metà del nutrimento necessario al neonato, ma non è così. La quantità di latte dipende da quanto spesso e quanto a lungo la mamma attacca al seno il suo bambino". 

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