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Covid, la variante Omicron 2: quello che sappiamo e l'efficacia dei vaccini

Ormai la variante BA.2 è dominante. Ma stando ai dati clinici non sembra essere preoccupante grazie soprattutto alla copertura vaccinale

L'Ego-Hub

Corre il coronavirus in tutta Italia ed Europa.

La battaglia con in covid non è ancora conclusa anche se i Paesi iniziano ad allentare le restrizioni. I contagi però aumentano soprattutto a causa della variante BA.2 più comunemente nota Omicron 2. Ecco quello che sappiamo su questo virus che muta nel tentativo di "salvarsi" dai vaccini che la comunità scientifica ha messo in campo.

- Quali sono i sintomi di Omicron 2 e qual è il tempo di incubazione?

- Il vaccino è ancora efficace?

- Ma Omicron 2 "buca" l'immunità dei vaccinati?

- Servirà una quarta dose?

- I bambini sono più esposti a Omicron 2?

- Nei bambini è letale?


 

 

Quali sono i sintomi di Omicron 2 e qual è il tempo di incubazione?

Alessandro Perrella, direttore delle Malattie infettive dell'ospedale Cotugno, parla dell'omicron 2: "Ha un'estrema velocità - dice - su incubazione e pervasione del corpo. E' piu' veloce dell'omicron 1, piu' pervasivo, e' un virus migliore nell'assicurarsi la progenie e sembra avere altre manifestazioni cliniche con sintomi gastro-intestinali (nausea, diarrea, vomito, dolore addominale, bruciore di stomaco e gonfiore)". L'incubazione sembrerebbe essere più veloce: 3,27 giorni rispetto a 3,72 giorni della Omicron 1. Restano poi i sintomi simili alla Delta ma in versione più lieve alle vie respiratorie superiori. La malattia alla fine nella maggiora parte dei casi si manifesta come un raffreddore o una lieve influenza con dolori muscolari e articolari. Questo, ovviamente, tra chi è vaccinato e non fragile.

 


 

 

Il vaccino è ancora efficace?

La variante Omicron BA.2 riduce ancora un po' l'efficacia dei vaccini contro Covid-19.Secondo uno studio condotto dal Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston e pubblicato sul New England Journal of Medicine la quantità  di anticorpi capaci di riconoscere la nuova variante è quasi il 30% più bassa rispetto a quanto avveniva con Omicron BA.1.
Lo studio ha utilizzato i campioni di 24 persone vaccinate con Pfizer-BioNTech e di 8 guarite per confrontare la capacità  degli anticorpi fermare il virus SarsCoV2 originario, la variante Omicron BA.1 e quella BA.2. In particolare lo studio si è concentrato sugli anticorpi neutralizzanti, quelle proteine che si legano selettivamente al virus rendendolo incapace di infettare le cellule. Dopo due dosi di vaccino, il livello di anticorpi capaci di neutralizzare il virus di Wuhan raggiungeva un valore di 658, quello contro Omicron BA.1 di 29 e quelli contro Omicron BA.2 di 24. Dopo sei mesi, pero' , i livelli scendevano rispettivamente a 129, 20 e 20.

 


 

 

Ma Omicron 2 "buca" l'immunità dei vaccinati?

"Non c'e' al momento alcuna indicazione del fatto che l'evasione immunitaria dopo la vaccinazione sia significativamente diversa con la variante Omicron BA.2" del Covid-19, "mentre il modello di attività degli anticorpi monoclonali puo' variare in modo significativo con ciascuna sotto-variante di Omicron". Lo ha affermato oggi Marco Cavaleri, responsabile per i vaccini e prodotti terapeutici per il Covid-19 dell'Agenzia europea del farmaco (Ema), durante un briefing in videoconferenza per la stampa. L'evasione immunitaria indica la capacità del virus di eludere o superare le difese immunitarie dell'organismo che ha contagiato. 
"Per questa ragione - ha continuato Cavaleri - continuiamo a chiedere urgentemente a chi non lo ha fatto di vaccinarsi, e di effettuare la dose di richiamo quando ci sono le condizioni per farlo". "Di fronte all'aumento dei tassi di infezione - ha insistito Cavaleri - è importante sottolineare che la vaccinazione offre un'alta protezione contro l'ospedalizzazione e i decessi dovuti a Covid-19, nonostante il fatto che alcuni studi indichino che starebbe diminuendo nel tempo l'effetto di riduzione delle forme più severe della malattia, almeno nella parte più vulnerabile della popolazione".

 


 

 

Servirà una quarta dose?

La terza dose si è confermata essenziale per alzare nuovamente le difese: dopo due settimane dalla somministrazione riusciva infatti a portare i livelli di anticorpi neutralizzanti a 6.539 contro il virus di Wuahn, a 1.066 contro Omicron BA.1 e 776 contro Omicron BA.2. Quindi, con tre dosi di vaccino, nonostante il calo del 27,2% rispetto a BA.1, i livelli di
anticorpi neutralizzanti contro Omicron BA.2 si mantengono superiori a quanto avveniva con due dosi contro il virus di Wuhan.
In chi aveva contratto la malattia, invece, dopo due settimane dalla diagnosi di Covid-19 sono stati riscontrati livelli di anticorpi neutralizzanti pari a 4.046 contro il coronavirus originario, 3.249 contro BA.1 e 2.448 contro Omicron BA.2. I ricercatori precisano che, con ogni probabilità, gli 8 volontari si erano ammalati con la variante Omicron BA.1 e che 7
su 8 erano già vaccinati. 
Quanto alle dichiarazioni da parte degli sviluppatori di vaccini che sottolineano la necessità di un vaccino di richiamo ("second booster shot"), "voglio reiterare - ha detto Marco Cavaleri dell'Ema - che dal punto di vista degli organismi regolatori non c'è ancora evidenza, né nei test clinici, né nella vita reale, che sostenga una raccomandazione sul bisogno di un dose di richiamo nella popolazione in generale, mentre un uso mirato in una parte selezionata della popolazione più anziana è stato considerata in alcuni Stati membri, sulla base di alcuni risultati preliminari di ricerche in Israele sull'efficacia nel mondo reale".
 


 

 

I bambini sono più esposti a Omicron 2?

Omicron colpisce i bambini e lo fa sempre più spesso provocando il croup, il restringimento acuto della laringe che si manifesta con difficolta'  respiratorie e una tosse dal suono molto particolare, per questo detta anche "tosse da foca" o "tosse abbaiante". Un'analisi dei medici del Boston Children's Hospital, pubblicata su Pediatrics e condotta tra marzo 2020 e gennaio 2022, ha infatti mostrato che, nel grande ospedale americano, l'80% degli accessi in pronto soccorsi di bimbi positivi con croup si e'  verificato proprio durante l'ondata Omicron. "L'aumento dei pazienti con croup quando la variante Omicron è diventata dominante e'  stato evidente", afferma Ryan Brewster, primo autore dello studio. Secondo i ricercatori il fatto che il ceppo Omicron colpisca in modo prevalente le vie aeree superiori rispetto alle varianti precedenti potrebbe spiegare questa improvvisa impennata di casi.
 


 

 

Nei bambini è letale?

Nel dettaglio, lo studio ha analizzato le condizioni di 75 bambini arrivati in Pronto Soccorso con infezione da Sars-Cov-2 e croup nei due anni presi in esame (l'80% dei quali durante la quarta ondata). Nove di loro (pari al 12% del totale) ha avuto bisogno di ricovero e per 4 (pari al 5% del totale e al 44% dei bambini ricoverati) è stata necessaria la terapia intensiva. Nessuno dei bambini è deceduto.

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