La ricerca

Comunicazione della salute, la ricerca: ecco quali sono i trend del futuro

L’indagine della IULM, svolta in collaborazione con ab medica, ha individuato sette tendenze che stanno cambiando la comunicazione nel settore

06 Nov 2025 - 09:30
 © Ufficio stampa

© Ufficio stampa

Innovazione tecnologica, trasformazioni culturali e nuovi bisogni sociali stanno spingendo la comunicazione della salute verso rilevanti cambiamenti. In questo contesto è stata condotta una ricerca dal CECOMS – Università IULM, diretta dalla professoressa Stefania Romenti, con l’obiettivo di comprendere come l’intelligenza artificiale stia contribuendo a ridefinire il modo in cui la salute viene raccontata, percepita e condivisa. Lo studio ha mappato le traiettorie emergenti e le differenze generazionali che contribuiscono a dare forma all’esperienza della salute, fornendo così una visione d’insieme sulle nuove forme di linguaggio. La ricerca è un’analisi predittiva delle future direzioni della comunicazione nel campo medico, basata su approcci data-driven, e svolta in collaborazione con ab medica, azienda italiana attiva nel settore dell’innovazione tecnologica e nella digital health.

I risultarti della ricerca

 L’indagine della IULM - basata su piattaforme di analisi predittiva e modelli linguistici generativi tra cui Nextatlas, Glimpse ed Exploding Topics - ha esplorato migliaia di conversazioni digitali, rapporti internazionali e studi accademici: così facendo ha individuato sette trend che stanno cambiando la comunicazione della salute. Stefania Romenti, Professore Ordinario di Comunicazione Strategica e Direttore CECOMS, Università IULM, ha spiegato: “La comunicazione della salute sta diventando un ecosistema di fiducia e partecipazione, dove l’intelligenza artificiale può contribuire a rendere la cura più empatica, spiegabile e condivisa. Nella nostra ricerca abbiamo visto emergere nuovi linguaggi: la prevenzione come infrastruttura sociale, la salute emotiva come bene collettivo e la trasparenza tecnologica come forma di etica. È un cambiamento che restituisce centralità alle persone e alla relazione come fondamento della cura e in cui l’innovazione trova il suo volto più umano”.

I trend emersi dalla ricerca

 Ma quali sono i trend che sono emersi? In primo luogo c’è la prevenzione: risulta in crescita dell'86% l'interesse verso le pratiche preventive, e oltre la metà dei cittadini europei (52,8%) si dichiara disponibile a condividere i propri dati di salute con operatori sanitari. Inoltre la salute emotiva è entrata al centro del discorso pubblico: le narrazioni sui momenti di vulnerabilità sono cresciute del 150%, e nella GenZ oltre il 52% dichiara sintomi di burnout. E ancora, risulta centrale la fiducia: in Europa l'82% dei cittadini dichiara che maggiore trasparenza sui limiti dell'AI aumenterebbe la fiducia. Mentre per le nuove generazioni la fiducia passa dalla trasparenza delle fonti: il 72% della GenZ non considera affidabile un'informazione sanitaria online senza indicazione delle fonti.

Dall’innovazione alla transizione demografica

 Inoltre dallo studio è emerso che l’intelligenza artificiale si sta affermando come strumento capace di restituire calore alle interazioni digitali: gli ospedali che investono nella comunicazione interna e nello storytelling relazionale ottengono maggiore adesione dei pazienti e reputazione esterna. Anche l’innovazione radicale richiede linguaggi equilibrati e inclusivi: la comunicazione in questo settore deve spiegare ciò che è sperimentale e ciò che è applicabile per non erodere la fiducia. Per quanto riguarda invece la transizione demografica, il 63% degli over 70 partecipa ad attività di volontariato o supporto familiare: comunicare la salute in questa prospettiva significa raccontare una longevità che genera valore. Infine c’è spazio per l’ibridazione culturale tra Oriente e Occidente: negli Stati Uniti il 45% dei consumatori ha integrato pratiche orientali nella propria routine di salute, mentre in Europa il 28% degli over 60 ha utilizzato terapie complementari negli ultimi 12 mesi. La salute diventa così un linguaggio culturale fluido, in cui spiritualità e scienza, performance e autenticità convivono. Le narrative più efficaci valorizzano la diversità e il rispetto delle origini, evitando l'appropriazione culturale e privilegiando la connessione.

La giornata di confronto

 I risultati ottenuti hanno rappresentato la base su cui si è sviluppata la giornata di confronto “Comunicare la salute. Bisogni informativi e direzioni future della comunicazione medicale”, promossa da ab medica e dedicata a esplorare il futuro della comunicazione attraverso il dialogo tra media, strutture ospedaliere e mondo accademico. “Comunicare la salute significa per noi partecipare con responsabilità alla costruzione di una cultura della cura solida e condivisa”, ha detto Elena Spigarolo, Communication director di ab medica. “Interpretiamo la nostra visione di innovazione e il ruolo di partner del sistema sanitario spingendoci oltre l’innovazione tecnologica, con l’impegno di generare conoscenza, fiducia e consapevolezza”.