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CasAmica, un sms per dare una casa a chi si deve curare

L'organizzazione, fondata nel 1986, costruirà una nuova struttura a Segrate, nel Milanese, per ospitare i cosiddetti "pendolari della salute"

Ogni anno gli italiani che si mettono in viaggio per raggiungere strutture ospedaliere in città diverse dalla propria sono quasi un milione e mezzo. E proprio per aiutare i cosiddetti "pendolari della salute" è nata nel 1986 "CasAmica onlus", che fornisce un alloggio gratuito a chi è costretto a trascorrere molto tempo lontano da casa per curarsi. L'ultimo ambizioso progetto è la costruzione di nuova struttura a Segrate, nel Milanese. Per sostenere l’iniziativa è stata lanciata la campagna sms solidale “CasAmica onlus, ancora più accoglienza”: dal 7 al 31 marzo con un sms o una chiamata da rete fissa al 45594 sarà possibile aiutare l'associazione a costruire la nuova casa.

Sei strutture di accoglienza - "CasAmica" attualmente è attiva con sei strutture di accoglienza distribuite tra Milano, Roma e Lecco per un totale di circa 200 posti letto, ma il bisogno continua a crescere e nei prossimi mesi potrebbe registrare un picco legato alla ripresa delle cure sospese a causa dell’emergenza Covid-19.

 

Effetto Covid - "In questo anno così difficile – ha spiegato il direttore Stefano Gastaldi – le nostre case sono rimaste sempre aperte per garantire accoglienza a tutte le persone costrette a spostarsi per sottoporsi a cure mediche non rimandabili, ma il numero degli ospiti è diminuito in maniera importante: nel 2019 la nostra rete ha accolto complessivamente 7mila persone per un totale di quasi 50mila notti di accoglienza, nel 2020 le persone accolte sono state poco più della metà. Un fenomeno che lascia pensare a scenari futuri preoccupanti, in quanto caratterizzati da un possibile picco del bisogno in corrispondenza con il superamento di questa pandemia, ovvero quando le nuove persone che avranno bisogno di aiuto si sommeranno a quelle che hanno rimandato le cure o le visite di controllo nei mesi precedenti".

 

Nuova struttura a Segrate - La nuova struttura sorgerà a Segrate, nel Milanese, a poca distanza da tre importanti realtà sanitarie di eccellenza: l’Istituto Nazionale dei Tumori, l’Istituto Neurologico Carlo Besta e l’IRCSS Ospedale San Raffaele di Milano. Si tratta della prima struttura CasAmica costruita da zero ed è stata pensata e progettata per favorire la migliore integrazione possibile tra cure ospedaliere, cure domiciliari e cure in strutture non sanitarie.

 

Tremila metri quadri per i "pendolari della salute" - Tra interni ed esterni avrà un’ampiezza di 3mila metri quadri e potrà accogliere circa 60 persone al giorno in 30 stanze e miniappartamenti distribuiti su quattro piani: a beneficiarne saranno, in particolare, pazienti in cura presso reparti di oncologia, pazienti affetti da malattie rare, pazienti oncoematologici che ricevono trapianto di midollo osseo o terapie cellulari avanzate e pazienti pediatrici con malattie oncologiche o genetiche.

 

Inizio lavori entro l'estate - È prevista la realizzazione di stanze accoglienti e miniappartamenti per l’ospitalità di pazienti oncoematologici che ricevono trapianto di midollo osseo e necessitano di una degenza separata. Sono, inoltre, previste aree comuni (sala polivalente, cucina, lavanderia), spazi dedicati ai bambini e servizi per rispondere alle esigenze specifiche degli ospiti e ridurre al minimo gli spostamenti verso gli ospedali di riferimento: punto prelievi, spazio pediatrico e area riabilitazione. I lavori di realizzazione inizieranno entro l’estate e dureranno circa due anni.

 

Presidente di CasAmica: "E' fondamentale non lasciare solo nessuno" - "E' un progetto molto ambizioso, ma di grande importanza per continuare a offrire risposte efficaci ai problemi e alle richieste di chi è costretto a stare lontano da casa per ricevere le cure mediche necessarie. In questo momento più che mai è fondamentale non lasciare solo nessuno e assicurare il calore di una casa e una famiglia a chi ne ha più bisogno", ha spiegato il presidente  Lucia Cagnacci Vedani.

 

I numeri della migrazione sanitaria - Complessivamente gli italiani che ogni anno si mettono in viaggio per raggiungere strutture ospedaliere in città diverse dalla propria sono quasi un milione e mezzo (circa 750 mila pazienti e circa 640mila familiari di pazienti). Secondo lo studio Censis “Migrare per Curarsi”, nel 30% dei casi i viaggi verso centri medici di eccellenza sono molto lunghi e hanno direzione Sud-Nord: sono circa 218mila le persone che ogni anno dal sud raggiungono il centronord per motivi di salute e nell’85% dei casi il paziente è seguito da un accompagnatore, che nel 35% dei casi si trattiene per tutto il tempo del ricovero del proprio caro e solo nel 15% dei casi riesce a trovare ospitalità in ricoveri non a pagamento. Le regioni di accoglienza di questi flussi sono prevalentemente la Lombardia con 62.700 ricoveri, il Lazio con oltre 55.000 pazienti accolti e l’Emilia-Romagna con quasi 40.000 ricoveri l’anno. In relazione, invece, alle partenze dal sud verso il nord, la Campania è al primo posto con 56.000 partenze, seguita dalla Sicilia con 43.000 partenze, la Puglia e la Calabria con circa 40.000 partenze.

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