EFFETTI COLLATERALI

Troppi starnuti? Può essere colpa dell'albero di Natale

I consigli degli esperti per evitare problemi alle vie respiratorie

16 Dic 2013 - 15:11
 ©  Afp

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Si mettono le palline, si attaccano le ghirlande e...si starnutisce. A quanto pare, oltre all'atmosfera di festa, l'albero di Natale può regalare anche starnuti, lacrimazione agli occhi e difficoltà a respirare. Questo il risultato di uno studio condotto dalla Upstate Medical University e pubblicato su Annals of Allergy, Asthma and Immunology.

Troppe muffe - Il team di ricerca, dopo aver notato un aumento di malattie durante le feste, ha esaminato 28 pezzi di abeti di Natale, compresi aghi e parti di corteccia, scoprendo che vi si annidano 53 tipi diversi di muffe. Queste possono causare prurito al naso,lacrimazione degli occhi, tosse, difficoltà a respirar, dolori al petto, sensazione di stanchezza e problemi di sonno.

Questi sintomi - sottolineano gli studiosi - sono acuiti da una maggiore proliferazione delle muffe in ambienti riscaldati come le abitazioni (dalle misurazioni effettuate le spore diffuse nell'aria all'aperto erano 800, all'interno per 15 giorni erano addirittura 5mila), arrivando in alcuni casi a poter portare a lungo termine problemi polmonari e condizioni come bronchite e polmonite.

Ma non è solo l'albero "vero" a creare problemi: anche quello artificiale, se tenuto riposto per un anno e poi aperto e decorato senza essere prima pulito, accumula molta polvere che può portare allergie durante le feste.

I rimedi - Dagli studiosi anche alcuni consigli per combattere quella che viene definita la "sindrome dell'albero di Natale": far innaffiare l'abete di Natale da qualcuno che non è allergico prima di portarlo in casa (questo aiuta a tenere lontani batteri e muffe), tenerlo all'interno non più di 12 giorni per ridurre il più possibile i rischi e utilizzare un purificatore d'aria.

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