La scarsa assunzione per i medici si riflette nell'incidenza delle patologie della ghiandola
© Getty
In Italia poco più della metà del sale viene venduta nella versione con aggiunta di iodio. Secondo l'Associazione italiana tiroide (Ait) questo dato si riflette in una incidenza ancora alta di malattie della ghiandola.
Poco sale ma iodato - Gli esperti, in un recente congresso, invitano a consumare poco sale ma iodato. Secondo i dati presentati dall'osservatorio istituito dall'Istituto superiore di sanità, la percentuale di sale iodato utilizzato dalle famiglie italiane nel 2013 si ferma al 54%, ben lontano dal 95% raccomandato dall'Oms e raggiunto da diversi paesi europei, dall'Austria alla Svizzera. Se la grande distribuzione sembra aver ormai recepito il messaggio, con solo il 2,3% delle confezioni fuori dai parametri, a segnare il passo sono la ristorazione collettiva, ferma al 23%, e l'industria alimentare, abbondantemente sotto il 10%.
Anche al ristorante - Alfredo Pontecorvi, tra gli organizzatori del congresso, spiega: ''Proprio la ristorazione collettiva, comprese mense e tavole calde, è la principale destinataria del rafforzamento della legge, che è contenuto in un disegno di legge delega che dovrebbe essere approvato a breve dal Consiglio dei Ministri. Il provvedimento conterrà l'obbligo per queste categorie di usare il sale iodato, così come quello per la grande distribuzione di esporre manifesti che spieghino i vantaggi dall'uso di questo tipo di sale. Per la prima volta sono previste sanzioni fino a 6mila euro per chi non rispetta la legge''.
Il gozzo in Italia - Anche a causa del mancato uso di sale iodato in Italia la prevalenza del gozzo, l'ingrossamento della tiroide con la formazione di noduli, nelle scuole italiane arriva in alcune zone del Nord al 10%, mentre al Sud, dove i consumi sono più bassi, anche al 15%. Il 6,9% dei bambini, inoltre, nasce con un deficit di iodio dovuto allo scarso apporto durante la gravidanza.
Pontecorvi ricorda: ''La carenza iodica in gravidanza può portare a un ritardo del quoziente intellettivo del bambino. Inoltre i noduli alla tiroide possono degenerare in tumore, e la carenza di iodio è una delle cause dell'ipotiroidismo, molto diffuso negli adulti''.
Farmaco equivalente? - Proprio la terapia dell'ipotiroidismo è stato uno degli argomenti principali del congresso, durante il quale è stato presentato un documento congiunto delle società scientifiche sull'arrivo del generico della tiroxina, il farmaco usato per la terapia da circa 6 milioni di italiani, di cui però non è dimostrata l'equivalenza.
La preoccupazione è espressa da Paolo Beck-Peccoz, presidente Ait: ''Da noi per effetto della legge il medico è obbligato a prescrivere il generico, a meno che non scriva nella ricetta che il farmaco non è sostituibile, ed e' quello che anche noi raccomandiamo, almeno finché non ci saranno studi che dimostrano l'effettiva intercambiabilità".