Grazie alle fibre, limita l'impennata della glicemia dopo i pasti
© Afp
I semi di pistacchio potrebbero evitare l'insorgenza del diabete di tipo 2, quello legato agli stili di vita. Il risultato è emerso da nuovi studi presentati nel corso dell'International Congress of Nutrition di Granada. Le ricerche sono supportate dall'International Nut and Dried Fruit Council.
Ricerche da approfondire - Ci sono dati preliminari positivi alla base di un nuovo studio, Epirdem, che ha l'obiettivo di stabilire se una regolare assunzione di pistacchi possa aiutare a ridurre i sintomi della sindrome metabolica e il rischio di diabete di tipo 2. I pistacchi sono stati studiati in relazione al loro profilo lipidico e ad altri fattori di rischio cardiovascolare.
Il nutrizionista Giorgio Donegani, presidente della Fondazione italiana per l'educazione alimentare, ha spiegato: "In effetti, la ricchezza di fibre unita alla particolare composizione dei grassi contenuti nel pistacchio, può da un lato aiutare la modulazione della glicemia postprandiale e dall'altro contribuire efficacemente a un miglior profilo dei lipidi ematici, funzionale alla protezione cardiovascolare".
Meno mal di cuore - Inoltre, la frutta a guscio,di cui fanno parte i pistacchi, è fonte di preziose sostanze nutritive. In particolare, lo studio Predimed ha provato come una manciata di frutta a guscio al giorno riduca del 28% l'incidenza di malattie cardiovascolari (infarto miocardico, ictus e morte cardiovascolare).