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Occhio alle cure low cost sul web

Cittadinanzattiva parla di una denuncia al giorno nel 2012. Dalla pubblicità ingannevole, passando per i mancati rimborsi, fino allʼabuso della professione medica

Afp

Prestazioni sanitarie e di benessere acquistate sul web possono nascondere brutte sorprese. Nel 2012 c'è stata circa una denuncia al giorno dei consumatori secondo i dati di Cittadinanzattiva.
Isabella Mori, responsabile dei progetti integrati di tutela di Cittadinanzattiva-Tribunale del malato spiega: "In totale sono circa 9 mila gli esposti arrivati. E, di questi, il 4 per cento (360), ovvero uno al giorno, è una segnalazione dei consumatori per casi che riguardano il mondo della salute online. Il 50% di queste denunce ha come oggetto il sistema dei gruppi d'acquisto online".

Ci sono diversi siti specializzati che offrono a prezzi scontati beni e servizi con la modalità dell'e-couponing. A collaborare con queste piattaforme ci sono medici che le utilizzano per farsi conoscere e promuovere il proprio lavoro sulla rete offrendo tariffe low cost.
Moro precisa: "Anche se un 4 per cento di segnalazioni sembra un dato non sostanziale è però cresciuto di colpo in un solo anno. Infatti, prima del 2011 era pari a zero".
Le segnalazioni arrivate all'associazione vanno dalla pubblicità ingannevole ai mancati rimborsi, dai medici privi di autorizzazioni all'overbooking, ovvero l'eccesso di prenotazioni.

Alcuni casi di abuso della professione medica

Ma l'esperta aggiunge: "Ci sono state anche denunce per prestazioni di scarsa qualità. Alcuni utenti hanno acquistato pacchetti completi per una visita dal dentista e invece, una volta nello studio, hanno scoperto che c'era solo una blanda pulizia dei denti. Oppure, le tariffe erano diverse da quelle pubblicizzate o la pulizia dei denti era troppo superficiale".
Tra le denunce raccolte anche alcuni casi di abuso della professione medica in cui, giunto all'appuntamento prenotato, l'utente ha scoperto che il professionista manca delle adeguate certificazioni o autorizzazioni.