Grazie al loro "superolfatto" riescono ad individuare le cellule malate nei campioni di urina
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Riconoscono i tumori prima dei test scientifici. Sono attenti al calo di zuccheri nei diabetici e riescono a identificare il raro morbo di Addison o la narcolessia. Non sono due luminari della medicina ma due labrador inglesi. Si chiamano Lucy e Glenn, e sono sbarcati dal Regno Unito a Pergine Valsugana in Trentino con un'unica missione: identificare le cellule malate in campioni di urine.
Gli inglesi sono stati i primi a scoprire le doti di questi medici a quattro zampe. Hanno puntato sul loro fiuto, molto più sviluppato di quello umano, in grado diagnosticare carcinomi alla vescica, prostata, polmoni e reni. La sperimentazione è curata dal Medical Detection Dogs Italia. Qui i due esemplari dovranno lavorare a supporto con i medici per individuare le cellule tunorali soprattutto negli stadi precoci della malattia.
Sia Lucy che Glenn hanno dato dimostrazione delle loro abilità anche agli scettici che non credono alle abilità di questi dottori a quattro zampe. Di fronte a una serie di supporti contenenti urine hanno annusato e si sono fermati di fronte al contenitore in cui è stata fiutata la malattia. L'olfatto canino supera di 100 mila volte quello umano ed è in grado di percepire i tessuti cancerosi a causa del loro metabolismo che si manifesta anche nelle urine e nel fiato dei pazienti. Con i loro 250 milioni di sensori olfattivi Lucy e Glenn possono essere una risorsa per i servizi sanitari in rosso.